Elon Musk sta cercando di imprimere la sua influenza sulla politica europea, senza mai distogliere lo sguardo dai suoi vasti interessi economici. La sua campagna si estende su più fronti: chiede nuove elezioni nel Regno Unito, sostiene l’estrema destra tedesca e mette in discussione l’autorità della Commissione Europea.
Secondo alcuni esperti, l’imprenditore non starebbe solo cercando di incidere sulle politiche dei singoli Paesi, ma anche cercando di promuovere una visione che favorisca l’autoritarsimo come alternativa al sistema democratico. Un’analisi un po’ estrema e discutibile, ma è fuor di dubbio che il patron di Tesla abbia le idee chiare ed evidenti manie di grandezza.
Musk, l’interesse per la politica britannica
Una delle sue recenti uscite ha riguardato il premier britannico Keir Starmer, al quale Musk ha chiesto di “andarsene” e di farsi giudicare per lo scandalo della pedofilia diffusa in ambienti istituzionali e politici inglesi nei decenni scorsi: un caso terribile e vergognoso sul quale, secondo Musk, lo stesso Starmer da procuratore non seppe (o non volle) fare chiarezza.
Musk ha inoltre preso posizione in favore di Tommy Robinson, un attivista britannico di estrema destra, e ha mostrato il suo sostegno a Reform Uk, il partito sovranista di Nigel Farage. Lo scorso 3 gennaio, Musk ha anche ha rilanciato una dichiarazione dell’ex primo ministro britannico Liz Truss, che ha chiesto di interrompere i finanziamenti alla Bbc, e ha alimentato una retorica virulenta contro l’immigrazione.
Il ministro della Sanità inglese Wes Streeting ha accusato Musk di diffondere “errori di giudizio e disinformazione“. Il miliardario sudafricano, però, sembra aver conquistato un ampio seguito tra i giovani britannici, con il suo mix di successo, ricchezza e opinioni politiche.
Gli incontri con Orban e il sostegno all’estrema destra tedesca
Secondo Chris Hopkins di Savanta, l’imprenditore non è più un semplice commentatore della vita politica, ma una figura di primo piano. L’editorialista Patrick Maguire sul Times ha scritto che Musk ha ormai un ruolo attivo e significativo nelle dinamiche politiche del Regno Unito.
Non è tutto. A dicembre, il proprietario di X ha incontrato Viktor Orban, il primo ministro ungherese e leader della destra radicale, che aveva appena fatto visita a Trump in Florida. Anche il suo sostegno al partito tedesco AfD ha suscitato polemiche, con il governo tedesco che lo ha accusato di ingerenza politica.
Dietro la politica, interessi economici
Secondo molti, dietro a queste iniziative politiche si celano anche interessi economici. Musk, come Trump, sembra vedere la democrazia e il dibattito come ostacoli agli affari, prediligendo forme di governo che possano garantire maggiore efficienza. Anche qui, si cammina su un crinale sottile. Questo approccio si riflette anche nelle sue critiche alla Commissione europea, accusata di essere “antidemocratica” e responsabile di limitare la libertà del mercato.
Musk ha chiesto un ruolo più importante per il Parlamento europeo, opponendosi alle normative che potrebbero danneggiare le sue imprese, come quelle relative a X, che rischia pesanti multe per le sue politiche sull’informazione. La campagna di Musk in Europa è solo all’inizio, e sebbene si occupi di questioni politiche, il suo obiettivo principale resta quello di proteggere e potenziare i suoi interessi economici. E con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, la sua influenza potrebbe crescere ulteriormente