Il falso medico di Vizzolo Predabissi: il caso Luca Nascimbene
Luca Nascimbene, 26 anni, è al centro di un caso che ha scosso Vizzolo Predabissi, un piccolo comune tra Lodi e Milano. Era il suo primo giorno di lavoro come medico di base, subentrato al collega appena andato in pensione. Ma la giornata si è conclusa con un intervento dei carabinieri dei Nas che lo hanno fermato con l’accusa di esercizio abusivo della professione medica. Nascimbene, secondo le autorità, sarebbe privo del titolo di laurea e dei requisiti necessari per svolgere l’attività di medico.
Chi è Luca Nascimbene?
Originario di Casteggio, in provincia di Pavia, Nascimbene presenta un passato che lo dipinge come un personaggio poliedrico. Online, si descrive come scrittore, poeta, giornalista e opinionista di geopolitica, mentre sui social si definisce “personaggio pubblico” e persino “insegnante di scuola superiore”. Ha inoltre avuto esperienze in politica, candidandosi alle amministrative in diverse città, tra cui Voghera e Milano, e collaborando con schieramenti politici sia di destra che di sinistra.
Nel suo curriculum, pubblicato sul sito del Comune di Voghera, Nascimbene dichiara un diploma tecnico in elettronica industriale conseguito all’Istituto Maserati di Voghera e studi in Economia presso l’università telematica Uninettuno. Nessun riferimento a un percorso in Medicina.
Le accuse e la difesa
L’accusa principale è di aver mentito sulle qualifiche per esercitare la professione medica. Nascimbene sostiene di essersi laureato in Medicina in Irlanda, spiegando che il sistema estero si focalizza più sulla pratica che sulla teoria e che per lavorare in Italia gli era stata richiesta solo un’autocertificazione. Tuttavia, l’Ordine dei Medici non lo annovera tra i suoi iscritti e la copia originale della presunta laurea conseguita all’estero non è stata presentata.
Le falle nel sistema di controllo
Il caso ha sollevato critiche verso il sistema di assegnazione delle posizioni mediche, soprattutto in Lombardia, dove la carenza di medici di base porta spesso a procedure accelerate per colmare i vuoti. La sindaca di Vizzolo Predabissi, Luisa Salvatori, ha denunciato l’inadeguatezza della normativa regionale, sottolineando la necessità di verifiche più stringenti sui requisiti dei candidati.
Le indagini in corso
Gli investigatori dei Nas stanno lavorando per ricostruire i dettagli del caso e verificare come sia stato possibile che una persona senza le qualifiche richieste abbia assunto un ruolo così delicato. La vicenda, nel frattempo, ha acceso un dibattito pubblico sulla sicurezza dei pazienti e sulle responsabilità istituzionali.
Un caso singolare o un campanello d’allarme?
Il caso di Luca Nascimbene potrebbe rappresentare un episodio isolato o rivelare falle sistemiche nei controlli. Da un lato, lascia spazio all’ipotesi di un errore burocratico, dall’altro richiama le vicende dei falsi professionisti immortalati dal cinema.
Qualunque sia l’esito delle indagini, la vicenda sottolinea l’importanza di un sistema di verifica più rigoroso per garantire la sicurezza della salute pubblica e la fiducia nelle istituzioni sanitarie.