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Trump e la mappa shock: il Canada come parte degli Stati Uniti, e sulla Groenlandia l’Europa reagisce

Pubblicato: 08/01/2025 11:53

Donald Trump torna al centro della polemica internazionale. Attraverso il suo social network Truth, il Presidente Usa ha condiviso una mappa provocatoria in cui il Canada appare come parte degli Stati Uniti. In accompagnamento, una didascalia che recita semplicemente: “Oh Canada!”. Non pago, Trump ha pubblicato anche un’immagine in cui Stati Uniti e Canada sono ricoperti dalla bandiera americana a stelle e strisce.

Le minacce economiche per il Canada

Questo gesto segue le dichiarazioni fatte martedì durante una conferenza stampa a tutto campo, in cui Trump ha ipotizzato di usare la “forza economica” per ottenere l’annessione del Canada. La mossa ha suscitato reazioni immediate sia in Nord America che nel resto del mondo, con esperti che hanno sottolineato il tono apertamente provocatorio delle sue affermazioni.

La Groenlandia nel mirino

Non è la prima volta che Trump avanza idee di espansione territoriale. Durante la stessa conferenza stampa, ha ventilato l’ipotesi di annettere la Groenlandia, territorio autonomo della Danimarca, agli Stati Uniti. Per Trump, la Groenlandia rappresenterebbe un’opportunità strategica, e il Presidente Usa è arrivato a ipotizzare l’uso della forza per modificare i confini.

Parigi risponde: “L’Ue proteggerà i suoi confini”

Le parole di Trump non sono passate inosservate in Europa. Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha risposto con fermezza alle dichiarazioni sul territorio groenlandese. Intervenendo su France Inter, ha ribadito che la Groenlandia è “un territorio autonomo della Danimarca e fa parte dell’Unione europea”.

Barrot ha dichiarato: “È escluso che l’Ue consenta ad altre nazioni, quali che siano, di violare i suoi confini sovrani”. La dichiarazione conferma la posizione unitaria dell’Ue nel proteggere i suoi territori da mire espansionistiche.

Un clima internazionale sempre più teso

Le provocazioni di Trump hanno aggiunto ulteriore tensione a un clima politico già complesso. Mentre il mondo osserva con attenzione i primi passi della nuova amministrazione, molti si chiedono se queste dichiarazioni siano solo provocazioni mediatiche o il preludio a una strategia più ampia di politica estera americana. Intanto, le reazioni globali mostrano un chiaro rifiuto verso qualsiasi tentativo di ridisegnare i confini internazionali con metodi unilaterali.

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