![Liliana Resinovich rinviata perizia](https://www.thesocialpost.it/wp-content/uploads/2025/01/Progetto-senza-titolo-29-52.jpg)
La data ultima per il deposito della consulenza medico-legale sulla morte di Liliana Resinovich slitta di un altro mese. La proroga, concessa dalla procura di Trieste, sottolinea l’importanza di questa perizia, che potrebbe rappresentare una svolta decisiva per fare chiarezza sul misterioso decesso della donna. Gli esperti della procura potrebbero infatti confermare l’ipotesi di omicidio.
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Perizia di parte e nuove analisi
La perizia di parte, sollecitata dai familiari della vittima e depositata mesi fa, ha già escluso il suicidio come causa della morte. Gli esperti hanno rilevato elementi incompatibili con questa ipotesi, come le fratture al collo, la pulizia dei piedi nudi nonostante una presunta camminata in un bosco e il sacco nero in cui il corpo è stato ritrovato. Questi dettagli hanno spinto il gip a respingere la richiesta di archiviazione e a disporre un nuovo esame sui resti della donna.
Il team di esperti e i nuovi termini
La nuova perizia, affidata all’antropologa forense Cristina Cattaneo, insieme ai medici legali Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone, e all’entomologo Stefano Vanin, avrebbe dovuto essere consegnata a metà dicembre. Successivamente, il termine è stato prorogato a metà gennaio e ora ulteriormente posticipato al 15 febbraio.
Il caso e gli elementi emersi
Liliana Resinovich, 63 anni, era scomparsa dalla sua abitazione di Trieste il 14 dicembre 2021. Il suo corpo fu ritrovato il 5 gennaio 2022, 20 giorni dopo, nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico. La donna era stata rinvenuta con la testa avvolta in due sacchetti di plastica legati con un cordino, mentre il corpo era chiuso in due sacchi neri.
La perizia di parte ha anche messo in luce gli scambi di sms tra Liliana e il suo amante, Claudio Sterpin, da cui emergerebbe l’intenzione della donna di lasciare il marito, Sebastiano Visintin, per iniziare una nuova vita. Sebbene il marito abbia negato la relazione, gli investigatori ritengono evidente, dagli scambi recuperati sul cellulare della vittima, che il legame tra i due fosse consolidato e significativo. La nuova consulenza potrebbe finalmente chiarire i dettagli di questa vicenda, ponendo fine al mistero che avvolge la morte di Liliana Resinovich.