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Tenta di rapire bimba di 5 anni, il racconto della madre: “Salva grazie ad alcune persone”

Pubblicato: 09/01/2025 10:07

Trema ancora la voce della donna di 28 anni che, lo scorso 2 gennaio, ha vissuto l’incubo del tentato sequestro della figlia di soli 5 anni. Un uomo di 35 anni, Giuseppe Lamanuzzi, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri dopo aver cercato di rapire la bambina in via Michele de Napoli, a Bari.

La madre, ancora sotto shock, ha ricostruito i drammatici momenti vissuti, rivelando dettagli agghiaccianti sulla freddezza e la precisione con cui l’uomo ha pianificato il suo gesto.

“Mi stava seguendo da tempo”

“Mi sono accorta che mi stava seguendo già in via Lattanzio, intorno alle 14.30. I carabinieri hanno poi confermato che mi pedinava da via Amendola“, ha raccontato la donna. L’uomo, per non destare sospetti, aveva anche finto di suonare un campanello.

Nonostante il disagio crescente, la madre aveva cercato di tranquillizzarsi entrando in un bar di fiducia. “Ho ordinato un caffè, ma per l’agitazione mi è caduto addosso. Un ragazzo che lavorava lì ha notato che quell’uomo guardava dentro, ma non gli ho detto nulla”.

Il tentativo di rapimento

Lasciato il bar e avviandosi verso casa, l’uomo è tornato a seguirle. “Era nascosto, poi è spuntato con la sua bici rossa e l’ha fatta cadere contro un bidone per creare rumore e panico. Ha tirato mia figlia verso di sé tra i due bidoni”, ha spiegato la donna.

La madre ha iniziato a urlare disperatamente: “Gridavo ‘fermatelo, fermatelo’, e una donna è riuscita a prendere mia figlia. L’uomo è scappato, ma un vicino di casa ha cercato di bloccarlo. Lamanuzzi lo ha spinto, rompendogli due costole”.

Non era la prima volta

La madre ha riconosciuto Lamanuzzi grazie alla bicicletta rossa. “Non era la prima volta che mi seguiva. Il 20 dicembre lo avevo già visto nei pressi di via Amendola, vicino a un supermercato. Era nei giardinetti e si stava masturbando guardando verso di noi”.

Paura e indignazione

“Mi fa male pensare che ha studiato tutto. Sapeva dove agire, una via desolata alle 14.30. Non so cosa volesse fare, ma non si toccano i bambini. Scippami, ma non toccare mia figlia”, ha detto la madre con rabbia.

Quando l’uomo è stato arrestato e portato via dai carabinieri, “ha guardato il mio compagno e si è messo a ridere. Aveva anche un ferro per scassinare le porte. Poteva usarlo contro di me”.

“Voglio giustizia”

Ora la donna chiede che sia fatta giustizia: “Quello che è successo a me poteva succedere a chiunque. È possibile che alle 2 del pomeriggio, con il sole, non posso uscire con la mia bambina? Voglio che sia fatta giustizia per proteggere altre famiglie da un incubo simile”.

Le indagini proseguono, ma resta il drammatico monito di una madre che ha vissuto il peggiore dei timori: la minaccia alla sicurezza del proprio figlio.

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