Un gruppo di antagonisti ha aggredito, nella mattinata dell’11 gennaio, un gazebo di Fratelli d’Italia (FdI) a Torino, all’angolo tra corso Racconigi e corso Peschiera. L’attacco è avvenuto durante una raccolta firme promossa per chiedere lo sgombero del centro sociale Gabrio, un immobile occupato da anni.
L’assalto e le testimonianze
I militanti di FdI, tra cui il consigliere di circoscrizione 3 Stefano Bolognesi, sono stati colpiti con calci e pugni. Il gazebo è stato distrutto, mentre bandiere e materiale informativo sono stati rubati.
«Eravamo tranquilli, stavamo facendo volantinaggio con regolare permesso», racconta Michele Novembre, consigliere comunale di FdI a Grugliasco. «Intorno alle 12, un gruppo di persone è arrivato con arroganza, spintonandoci e cercando di strappare il materiale dalle nostre mani». Tra i documenti sottratti, i volantini che invocavano lo sgombero del Gabrio.
«Ci hanno aggredito fisicamente per strapparli – aggiunge il militante Riccardo Serafino – danneggiando anche la nostra bandiera, di cui è rimasta solo l’asta spezzata».
Le accuse al sindaco
L’aggressione ha scatenato dure reazioni politiche. Maurizio Marrone, assessore regionale di Fratelli d’Italia, ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo:
«La violenza politica degli antagonisti è aumentata a dismisura da quando il Comune ha iniziato a dialogare con Askatasuna, intraprendendo un percorso per la regolarizzazione dell’immobile occupato. Se il sindaco non si adegua alla legge regionale sui beni comuni, sarà moralmente responsabile di ogni nuova aggressione».