Venerdì sera a Busto Arsizio si sono verificati momenti di alta tensione in piazza Garibaldi, dove un gruppo di circa 40 giovani ha accerchiato due agenti della Polizia intervenuti per identificare due individui segnalati per comportamenti molesti. La situazione è degenerata rapidamente, con cori contro le forze dell’ordine e l’Italia, evidenziando un preoccupante problema di sicurezza nella città.
Gli eventi in piazza Garibaldi
La vicenda ha avuto inizio quando la Polizia è stata chiamata per intervenire su due uomini, rispettivamente di 33 e 25 anni, entrambi nordafricani e già noti alle forze dell’ordine, che si stavano rendendo protagonisti di atteggiamenti molesti e danneggiamenti presso un McDonald’s. All’arrivo della Volante, i due agenti si sono trovati di fronte un gruppo di 40 giovani, in gran parte stranieri o di seconda generazione, che hanno circondato gli agenti per impedire l’identificazione dei soggetti.
Tra insulti e provocazioni, i poliziotti hanno dovuto indietreggiare, costretti ad allontanarsi per evitare ulteriori escalation.
Secondo intervento e denunce
Poco dopo, la situazione si è ripresentata con maggiore gravità: i due soggetti iniziali erano tornati nel fast food, pretendendo di mangiare gratuitamente. A questo punto, un intervento congiunto di Polizia e Carabinieri, in numero superiore, ha permesso di identificare e denunciare i responsabili. Le indagini proseguono grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alla collaborazione dell’ufficio immigrazione, per risalire agli altri partecipanti agli scontri.
L’allarme sicurezza
Cristian Sternativo, Segretario Provinciale del SAP di Varese, ha commentato duramente i fatti: «A Busto Arsizio l’emergenza sicurezza sta aumentando in modo esponenziale, nonostante l’impegno quotidiano e costante delle forze dell’ordine. Tuttavia, sta venendo meno l’autorevolezza di chi veste una divisa, poiché chi aggredisce gli operatori è consapevole che ne risponderà in modo lieve e blando».
Questo episodio, avvenuto a pochi passi dal cuore della città, pone una seria riflessione sulla percezione di sicurezza e sul rispetto verso le istituzioni da parte delle nuove generazioni. Le forze dell’ordine, sempre in prima linea, chiedono maggiore tutela e interventi incisivi per prevenire episodi simili in futuro.