Con gli Australian Open alle porte, il tennista australiano Nick Kyrgios torna a far parlare di sé con nuove polemiche. Stavolta, l’obiettivo è il numero uno al mondo, Jannik Sinner, al centro di un caso di presunto doping che sarà discusso davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) il 16 e 17 aprile 2025. Kyrgios ha criticato sui social la decisione di svolgere l’udienza a porte chiuse, insinuando una mancanza di trasparenza: “Se non hai fatto niente di sbagliato, allora che ci sia trasparenza”.
L’udienza del Tas e la polemica
Il TAS ha fissato l’udienza dopo il ricorso presentato dalla WADA contro la prima assoluzione di Sinner, decisa dall’ITIA. La procedura a porte chiuse non è però una concessione speciale al tennista azzurro, ma una prassi adottata quando nessuna delle parti richiede un’udienza pubblica. La questione si discuterà a Losanna, in Svizzera, e rappresenta un nodo cruciale per il futuro di Sinner, che attualmente si prepara per la nuova stagione.
Il momento difficile di Kyrgios
Eliminato recentemente sia in singolare che in doppio a Brisbane, Kyrgios affronta un periodo complicato. Reduce da un infortunio che mette a rischio la sua partecipazione agli Australian Open, sembra più concentrato sui social che sul campo. Le sue dichiarazioni continuano a dividere il pubblico, tra chi lo accusa di cercare visibilità e chi lo difende per il suo atteggiamento fuori dagli schemi.
Sinner e il tennis mondiale in attesa
Il caso Sinner ha inevitabilmente acceso i riflettori sul sistema antidoping del tennis mondiale. Per il momento, il tennista italiano rimane concentrato sugli obiettivi stagionali, con l’intenzione di affrontare la questione legale con serenità. Tuttavia, le polemiche sollevate da Kyrgios potrebbero complicare ulteriormente una vicenda già delicata.
Con l’inizio degli Australian Open e il futuro di Sinner ancora incerto, la tensione nel mondo del tennis è palpabile. Resta da vedere se Kyrgios riuscirà a spostare l’attenzione dal suo comportamento ai suoi risultati sul campo.