Per chi ha vissuto gli anni Novanta, è stata “la reunion che non sapevamo di desiderare. O forse sì”. Per i fan degli 883, invece, è stato “il momento più bello del 2025, arrivato già a gennaio, senza preavviso”. Ieri sera, Mauro Repetto è salito sul palco accanto a Max Pezzali durante un concerto all’Unipol Forum di Assago, scatenandosi sulle note di “Nord Sud Ovest Est”. Il pubblico ha rivissuto un’epoca, e per molti è stata un’emozione così intensa da far scendere qualche lacrima nostalgica.
Dopo le polemiche sull’assegnazione del Sansirino, la benemerenza del Comune di Pavia a Repetto, questo momento di reunion ha rappresentato un dono speciale per i presenti. Pezzali ha celebrato l’evento con un post su Instagram: “Forever”, accompagnato dal video della performance. Repetto ha invece chiesto direttamente ai fan: “Piaciuta la sorpresa?”. Il boato del pubblico durante la serata e i commenti entusiasti sui social sono stati una risposta inequivocabile.
“Ho urlato come mai prima – racconta una fan – La gente intorno mi guardava sbalordita. Ma avete capito che sul palco c’erano gli 883?”. Altri, sopraffatti dall’emozione, dichiarano: “Il sogno si è avverato. Ho pianto e non me ne vergogno”, perché “Loro sono la storia degli anni Novanta”. C’è chi definisce la reunion “il vero significato dell’amicizia: superare ogni divergenza”. Divergenze che, come Pezzali aveva spiegato a novembre, non hanno mai scalfito il legame tra i due. “Indistruttibile” è come entrambi l’hanno sempre descritto.
La loro apparizione ha spazzato via ogni polemica: “Ecco il finale che ci meritavamo”, commentano in molti. E c’è chi sostiene che il momento sia stato speciale non solo per i fan, ma anche per Max e Mauro: “Non vedevo Max così felice sul palco da anni”.
Tra le migliaia di messaggi, non mancano quelli dei vip. Saturnino, Paolo Ruffini, Albertino e Nicola Savino li celebrano con cuori ed elogi, mentre Stefano Accorsi e Alessandro Cattelan, presenti al concerto, hanno documentato l’evento sui social. Chi non c’era si rammarica: “Undici date, undici rimpianti. Altro che nessun rimpianto”.