
Alex Pompa, il ragazzo che uccise il padre, è stato nuovamente assolto nel secondo processo d’appello che si è chiuso oggi 13 gennaio a Torino. Era stata la Cassazione a ordinare il nuovo processo, dopo la condanna a 6 anni, due mesi e venti giorni che aveva ribaltato il primo verdetto di assoluzione per legittima difesa.
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Una vicenda che aveva fatto molto discutere: il giovane aveva infatti ucciso a coltellate il padre, Giuseppe Pompa, la sera del 30 aprile 2020 nella loro casa di Collegno (Torino), per difendere sua madre dalla violenza dell’uomo a cui l’intera famiglia era sottoposta da anni.
Molti utenti si erano schierati fin da subito dalla sua parte, accompagnando le varie fasi del processo con messaggi di solidarietà al ragazzo e richieste di un’assoluzione in nome della giustizia.
La decisione è stata poi annullata dalla Cassazione, che ha ordinato un secondo processo d’appello che oggi si è chiuso. Nel frattempo Alex ha conseguito la laurea triennale in Scienze della Comunicazione. «Avrebbe voluto continuare a studiare – ha spiegato l’avvocato Strata nell’arringa -, ma ha smesso proprio perché non se la sentiva di andare avanti a fronte del rischio di finire in carcere. È tornato a lavorare come portiere di notte per dare un mano in casa».