
Ha ricevuto una chiamata dal ‘numero‘ del centralino della Questura di Bari e ha scoperto di aver subito un furto del suo denaro. La vittima si è accorta di essere stata ingannata solo quando si è recata in caserma per un appuntamento con un fantomatico ispettore, che i truffatori le avevano precedentemente comunicato.
Leggi anche: Giucas Casella a Domenica In: vuoti di memoria e svenimento. Cos’è successo
La vicenda è iniziata con un SMS che sembrava provenire da Unicredit, in cui si avvisava la destinataria di un bonifico di circa 10.000 euro in corso. Se non era stata lei a effettuare l’operazione, la banca la invitava a contattare il servizio clienti. Da qui è iniziato il contatto con i truffatori: il primo si è presentato come un operatore bancario e, dopo aver chiesto da quale città stesse chiamando, ha rassicurato la donna, dicendole che sarebbe stata contattata dalla polizia di Bari.
Il vero inganno è avvenuto poco dopo: i truffatori sono riusciti a far sembrare che la chiamata provenisse dall’Ufficio passaporti della questura. Verificando il numero, la donna non ha avuto motivo di dubitare delle loro intenzioni. Il falso poliziotto le ha quindi chiesto di formalizzare due denunce orali: una contro il presunto destinatario del bonifico e l’altra contro ignoti.
Il finto agente le ha detto di mantenere la linea libera per ricevere una chiamata da un consulente di Unicredit, che in realtà era un suo complice. Seguendo le istruzioni, la donna ha eseguito un ulteriore bonifico di 6.000 euro a un presunto consulente di Bari, convinta che sarebbe stata rimborsata.
Successivamente, il complice ha organizzato un incontro in questura con un ispettore. Quando la donna si è recata negli uffici della polizia, ha scoperto di essere stata truffata. A quel punto, l’unica cosa che ha potuto fare è stata denunciare l’accaduto, questa volta in modo genuino.