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Addio a Stefano Borra, lo chef garbato che ha fatto brillare Torino

Pubblicato: 15/01/2025 13:24

Stefano Borra, chef torinese di talento, ha lasciato un segno indelebile nella scena gastronomica della città. Nato nel 1972, si è spento alla vigilia di Natale, ma il suo ricordo verrà onorato giovedì 16 gennaio alle 11.30 nella chiesa Beata Vergine delle Grazie di Corso Einaudi, 23.
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Borra era conosciuto per il suo stile unico, fatto di tecnica, fantasia e un’innata capacità di mettere a proprio agio chiunque entrasse nel suo ristorante. Nel 2007 aveva aperto il VO in via Provana, un luogo che nel 2012 ha conquistato la stella Michelin, quando Torino contava ancora poche stelle.

Una carriera fatta di esperienze internazionali

Stefano Borra ha costruito il suo percorso con dedizione e studio, portando nel capoluogo piemontese le esperienze accumulate nei grandi ristoranti d’Europa. Aveva lavorato in Provenza all’Auberge La Feniere e nei parigini Laperouse e La Pyramide. Dopo queste esperienze, era rientrato in Italia, contribuendo a realtà come l’Hotel Le Meridien e La Pista, fino a dare vita al VO.

Nel 2016 aveva deciso di trasferirsi a –Bangkok, dove guidava con successo “L’Enoteca”, un ristorante italiano che portava i sapori autentici della sua cucina oltre i confini nazionali.

Il ricordo di un uomo speciale

Chi lo ha conosciuto lo ricorda come una persona gentile, sempre disponibile e con un sorriso che metteva a proprio agio. Amava il suo lavoro, ma anche i piccoli piaceri della vita. Tra i suoi piatti più amati c’era la minestra di mare, un omaggio al grande chef Gennaro Esposito, e l’amatriciana che preparava per gli amici.

Stefano Borra non si limitava a cucinare, ma sapeva creare un’atmosfera unica, in cui tecnica e cuore si incontravano. Era un tifoso appassionato del Torino, una fede che portava sempre con sé, insieme alla sua innata voglia di condividere momenti autentici con chi lo circondava.

Un’eredità che resta viva

La scomparsa di Stefano Borra lascia un vuoto, ma anche un grande insegnamento. La sua cucina, fatta di tradizione e innovazione, e il suo modo di essere, sempre garbato e accogliente, continueranno a ispirare chi ha avuto il privilegio di conoscerlo o di sedersi al tavolo del suo ristorante. Il mondo della ristorazione torinese perde una delle sue stelle più brillanti, ma il suo ricordo rimane vivo nei piatti e nei cuori di chi lo ha incontrato.

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Ultimo Aggiornamento: 15/01/2025 13:31

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