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Massacrato di botte alla festa per la maturità, la famiglia sotto shock: “Gli urlavano ‘sporco italiano'”

Pubblicato: 15/01/2025 19:03

Le tracce di sangue ancora visibili sul luogo dell’aggressione raccontano la violenza che si è consumata davanti al Forum di Bressanone, trasformando una serata di festa in un incubo. Era sabato notte, e il Forum ospitava uno dei tanti “Maturaball”, feste organizzate dagli studenti altoatesini per finanziare le gite scolastiche. In quella cornice, un gruppo di giovanissimi, giunti secondo alcune testimonianze dal vicino paese di Laion, ha scatenato un pestaggio brutale ai danni di un diciottenne, studente-lavoratore di Bressanone.

Il giovane, intervenuto per difendere un amico minorenne, è divenuto bersaglio della furia del branco. Le conseguenze sono state gravi: trauma cranico, frattura del pavimento orbitario e del setto nasale. La prognosi parla di almeno 30 giorni di recupero, e il ragazzo dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico. Non solo: saranno necessarie visite specialistiche per valutare eventuali danni permanenti alla vista.

La violenza fisica è stata accompagnata da insulti di natura etnica. È stato chiamato “sporco italiano” mentre veniva immobilizzato e colpito con calci alla testa. Parole che rendono ancora più inaccettabile l’episodio e che sconvolgono il padre della vittima, Renato, il quale sottolinea come suo figlio, bilingue e rispettoso di tutte le culture, non abbia mai fatto distinzioni etniche nelle sue amicizie.

Gli avvocati della famiglia, Antonio Careri e Matteo Di Narda, hanno già preparato una denuncia dettagliata, basata anche sui video girati durante il pestaggio. Alcuni di questi video, che mostrano il giovane a terra e il branco accanirsi contro di lui, sono stati fondamentali per identificare i responsabili. I carabinieri di Bressanone hanno avviato le indagini e stanno acquisendo tutti gli elementi necessari per procedere contro i colpevoli.

Mentre alcuni membri del gruppo, presi dal rimorso, hanno cercato di contattare il padre della vittima per scusarsi, Renato non arretra: “Chiedo giustizia. Chi ha sbagliato deve pagare, anche quelli che invece di intervenire si facevano i selfie. L’ho promesso a mio figlio e andremo fino in fondo”.

Il pestaggio davanti al Forum di Bressanone non è solo un episodio di violenza fisica, ma un simbolo di una società che a volte fatica a superare pregiudizi e indifferenza. Per la famiglia della vittima, l’obiettivo è chiaro: ottenere giustizia e fare in modo che episodi simili non si ripetano più.

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Ultimo Aggiornamento: 15/01/2025 19:42

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