
Il maltempo che ha colpito la Sicilia orientale sin dalla mattina ha provocato forti mareggiate lungo la costa di Catania. Nella località di San Giovanni Li Cuti, una parte del molo è crollata. L’ispettore dei sommozzatori sta attualmente esaminando le modalità per mettere in sicurezza l’area. Fino alle 18 di oggi, i vigili del fuoco hanno completato 87 interventi in tutta la provincia di Catania, con altri 104 ancora in attesa. I comuni più danneggiati includono Catania, Randazzo, Belpasso, Adrano, Paternò, Acireale e Mascalucia.
A Randazzo, 16 persone (tra cui 13 adulti e 3 bambini) sono state evacuate precauzionalmente a causa dell’innalzamento del torrente Annunziata. Le famiglie sono state accolte da parenti e in strutture alberghiere, con il supporto della Croce Rossa, dei vigili del fuoco, del corpo forestale e dei carabinieri. A Scordia, l’esondazione dei torrenti Salto Primavera e Loddiero è rientrata, permettendo alle persone evacuate di tornare nelle loro case. Situazioni critiche si registrano anche nella provincia di Siracusa, in particolare ad Augusta, Noto, Sortino e Avola, dove trombe d’aria hanno provocato diversi danni. Nel pomeriggio, un tornado, accompagnato da pioggia intensa e forti venti, ha fatto crollare molti pali della luce, causando blackout estesi.
Numerosi edifici e strutture precarie sono stati danneggiati e molte coperture sono state sollevate dal vento. I vigili del fuoco e i volontari della protezione civile sono attivi per ripristinare la sicurezza e la viabilità. A Milazzo (Messina), il vento ha scoperchiato la piscina comunale, danneggiando anche infissi e porte. A Oliveri, sempre nel Messinese, il torrente Saia Castello ha rapidamente aumentato il suo livello. “C’è un alto rischio di esondazione – avvertono dalla Protezione civile regionale. Il sistema di volontariato è completamente operativo, con 400 operatori e oltre 100 mezzi specializzati, come pick-up e pompe idrovore, impegnati nel monitoraggio e nella gestione delle emergenze”. Il capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, sta seguendo l’evoluzione della situazione in contatto con i prefetti e con il presidente della Regione, Renato Schifani.