
Dopo oltre quarant’anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, emerge una nuova testimonianza che potrebbe riscrivere alcuni dettagli della vicenda. Pierluigi Magnesio, amico d’infanzia della ragazza e suo coetaneo, ha rivelato un dettaglio mai emerso prima: pochi giorni prima di sparire, Emanuela lo salutò con un sorprendente “addio”, come se fosse consapevole di un imminente allontanamento.
Magnesio, oggi 57enne, è stato convocato dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela e Mirella Gregori, avvenuta nel 1983. Figlio di un capo tecnico del Vaticano, l’uomo ha raccontato di aver frequentato la Orlandi all’interno della parrocchia di Sant’Anna e di aver nutrito per lei un sentimento molto forte. La sua dichiarazione è stata rilasciata durante un’intervista su YouTube con il giornalista Igor Patruno, in cui ha descritto la sua relazione con Emanuela e l’ultimo incontro avuto con lei.
Secondo Magnesio, una settimana prima della scomparsa, Emanuela gli avrebbe rivolto un saluto inusuale, quasi un commiato. “Era quasi ora di cena, ci salutammo con le amiche di sempre, ma poi mi chiamò indietro, mi diede due bacetti e mi disse: ‘Addio’”, ha raccontato l’uomo, sottolineando come all’epoca non avesse dato troppo peso a quella parola. Tuttavia, durante la pandemia, il ricordo di quell’episodio è riaffiorato, spingendolo a condividere questa rivelazione.
Questa testimonianza si aggiunge ad altre dichiarazioni raccolte negli anni. Una compagna di scuola di Emanuela aveva già riferito che la ragazza, poco prima di sparire, le aveva detto: “Non mi vedrete per un po’”, lasciando intendere di essere consapevole di un allontanamento imminente. Anche alcuni familiari avevano parlato di una lite in casa, durante la quale Emanuela aveva espresso il desiderio di andare in vacanza da sola, nonostante la contrarietà dei genitori.
Magnesio ha anche raccontato di aver avuto un appuntamento con Emanuela il giorno della sua scomparsa. “Ci siamo incrociati nel pomeriggio, lei usciva dal Vaticano e mi ha detto che avrebbe incontrato la sorella Cristina più tardi. Mi invitò a raggiungerla”, ha spiegato. Lui si recò all’appuntamento con altri amici, ma Emanuela non si presentò. Dopo un’attesa preoccupata, andarono alla scuola di musica dove la ragazza aveva lezione, ma non la trovarono.
Queste nuove informazioni potrebbero portare a una revisione delle testimonianze e degli orari della giornata in cui Emanuela sparì. La commissione d’inchiesta è intenzionata a riesaminare le dichiarazioni dei testimoni e a valutare il significato del misterioso “addio”. Restano aperti molti interrogativi: Emanuela sapeva di doversi allontanare? Da chi era stata avvicinata? Chi aveva messo gli occhi su di lei e per quale motivo?
Nel giorno in cui Emanuela Orlandi avrebbe compiuto 57 anni, il caso continua ad arricchirsi di dettagli ancora tutti da decifrare. La speranza è che questi nuovi elementi possano finalmente far luce su una delle vicende più oscure della storia italiana recente.