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Uragano Trump: “Con me inizia la nuova età dell’oro per l’America”. Tutti i decreti firmati il primo giorno

Pubblicato: 20/01/2025 19:00

Quello di Trump si preannuncia come una vera e propria “rivoluzione” rispetto all’amministrazione precedente, uno choc culturale che s’innesta su un’America divisa e ferita. Nel suo discorso d’insediamento, il nuovo Presidente degli Stati Uniti,ha proclamato che con lui “inizia la nuova età dell’oro degli Usa“. Il 47° presidente ha descritto il momento dell’inizio del suo secondo mandato come il primo passo per una nuova era che cambierà il Paese.
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Sono stato salvato da Dio per una ragione“, ha detto Trump. “Per rendere l’America di nuovo grande”. Il nuovo Presidente ha anche sferrato un durissimo attacco ai suoi avversari, dimostrando come l’America di oggi resti divisa e carica di tensioni. Trump ha detto che il suo ritorno è legato alla necessità di combattere “l’élite estremista e corrotta” di Washington, con un chiaro riferimento alla precedente amministrazione Biden.

Trump ha annunciato un cambio di direzione netto per gli Stati Uniti: “Il mio messaggio oggi agli americani è che è tempo per noi di agire ancora una volta con coraggio, vigore e vitalità“. Tra i primi provvedimenti, ha promesso di dichiarare lo stato di emergenza al confine con il Messico, introducendo politiche severe per fermare l’immigrazione illegale, come il progetto chiamato ‘Remain in Mexico’.

Non è mancato nemmeno il riferimento a Elon Musk, quando Trump ha annunciato che con la sua amministrazione si coronerà il sogno di vedere “gli Usa su Marte“.

I primi decreti esecutivi firmati da Trump

Nel suo primo giorno alla Casa Bianca, Trump ha firmato una serie di ordini esecutivi destinati a plasmare il suo mandato. Tra i principali:

  1. Emergenza nazionale al confine Sud: l’esercito verrà schierato e riprenderà la costruzione del muro lungo la frontiera messicana, progetto interrotto da Joe Biden.
  2. Fine dei programmi DEI: i programmi federali per promuovere Diversità, Equità e Inclusione vengono aboliti.
  3. Politiche sul genere: i documenti ufficiali dovranno riportare solo “maschio” e “femmina” e i sessi sono soltanto due. Prigioni e centri rifugiati saranno suddivisi per sesso biologico. È stato inoltre revocato il finanziamento federale per le procedure mediche di transizione.
  4. Immigrazione: deportazione immediata per gli immigrati irregolari e dichiarazione di alcune gang, come il Tren de Aragua, come organizzazioni terroristiche.
  5. Stop allo ius soli: Trump ha firmato un ordine per negare la cittadinanza automatica ai figli di immigrati clandestini nati negli USA, un tema che potrebbe finire davanti alla Corte Suprema.
  6. Rinominazione del Golfo del Messico: il presidente ha annunciato il cambio del nome in “Golfo d’America”.

Le reazioni dei leader stranieri

La comunità internazionale ha reagito con prudenza al ritorno di Trump. Il presidente russo Vladimir Putin, però, ha aperto uno spiraglio importante: “Siamo aperti al dialogo, in Ucraina vogliamo una pace duratura“. “L’Italia e gli Stati Uniti”, ha dichiarato invece Giorgia Meloni, “continueranno a essere alleati strategici“. Anche Javier Milei, presidente argentino, ha espresso sostegno per una cooperazione più forte tra le due Americhe.

Nel frattempo, il clima di attesa si mescola alle preoccupazioni globali, in particolare per le politiche protezionistiche e la linea dura sull’immigrazione, che potrebbero influenzare i rapporti internazionali nei prossimi mesi. E sullo sfondo si intravede anche un contrasto sempre meno nascosto con Papa Bergoglio, che pure ha inviato un messaggio di buon lavoro a Trump, che però contiene l’esplicitaa preoccupazione del Pontefice per le politiche sugli immigrati.

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Ultimo Aggiornamento: 21/01/2025 08:26

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