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John Sykes, morto a 65 anni dopo una lunga malattia il chitarrista dei Whitesnake

Pubblicato: 21/01/2025 13:45
John Sykes morto chitarrista Whitesnake

John Sykes, leggendario chitarrista dei Whitesnake, è morto lunedì 20 gennaio all’età di 65 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro. La notizia è stata diffusa dalla famiglia attraverso un comunicato sui canali social ufficiali.
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L’annuncio della famiglia

«È con grande tristezza che condividiamo la notizia della morte di John Sykes dopo una lunga battaglia con un cancro», recita il post pubblicato su Facebook. «Sarà ricordato da molti come un uomo dall’incredibile talento musicale, ma anche come una persona premurosa, gentile e carismatica, capace di illuminare ogni stanza con la sua presenza. Ha sempre fatto le cose a modo suo e si è schierato dalla parte degli outsider».

Una carriera tra leggenda e innovazione

Nato a Reading, in Inghilterra, nel 1959, Sykes iniziò a suonare la chitarra da giovanissimo. Dopo le esperienze con gli Streetfighter e i Tygers of Pan Tang, si unì ai Thin Lizzy, contribuendo alla realizzazione del loro ultimo album, Thunder and Lightning. Dopo lo scioglimento della band, entrò nei Whitesnake, partecipando alla versione americana dell’album Slide It In e all’omonimo Whitesnake, uscito nel 1987, un disco che raggiunse il secondo posto nella classifica di Billboard grazie a successi come Is This Love, scritto insieme a David Coverdale.

«Ho appena saputo di questa notizia sconvolgente. Le mie più sincere condoglianze alla famiglia, agli amici e ai fan», ha scritto Coverdale sul profilo Instagram dei Whitesnake, accompagnando il messaggio con un carosello di foto in ricordo dell’amico scomparso.

Un ultimo pensiero per i fan

Nel comunicato della famiglia si legge anche il desiderio di Sykes di esprimere il suo amore e la sua gratitudine verso i fan, che lo hanno sostenuto nel corso della sua carriera. «Mentre l’impatto della sua perdita è profondo e l’umore cupo, speriamo che la luce della sua memoria spegnerà l’ombra della sua assenza». John Sykes lascia un’eredità musicale indelebile e un vuoto immenso nel cuore di chi lo ha amato e seguito.

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