
Il virus di Marburg torna a spaventare la Tanzania, dove un nuovo focolaio ha già causato la morte di nove persone. La notizia è stata confermata dall’Africa Cdc, l’agenzia continentale per la prevenzione e il controllo delle malattie, che ha riportato dieci casi totali notificati, con un solo sopravvissuto. Il governo tanzaniano, insieme all’OMS e ad altri partner, sta cercando di contenere l’epidemia nella regione nord-occidentale di Kagera.
Ngashi Ngongo, capo di Africa Cdc, ha spiegato che il virus ha un tasso di mortalità estremamente alto e che sono stati individuati 281 contatti per il monitoraggio. “Ci sono stati 31 test, di cui due positivi e 29 negativi”, ha aggiunto, lodando gli sforzi per tracciare il virus. La Tanzania ha anche annunciato un piano d’emergenza del valore di 10,8 milioni di dollari per affrontare la crisi.
Questa nuova epidemia arriva poco dopo che l’OMS aveva dichiarato conclusa un’altra emergenza legata al Marburg nel vicino Ruanda, dove il virus aveva causato 15 vittime in tre mesi.
Cos’è il virus di Marburg?
Il Marburg è una malattia zoonotica grave, appartenente alla famiglia dei Filoviridae, la stessa dell’Ebola, sebbene i due virus siano antigenicamente distinti. Identificato per la prima volta nel 1967 in Germania, è ricomparso nel tempo in diversi Paesi africani, tra cui Sudafrica, Kenya e Angola.
Sintomi e trasmissione
L’infezione si manifesta con febbre alta, cefalea, dolori muscolari e disturbi gastrointestinali. Nei casi gravi si osservano rash, emorragie interne ed esterne e complicazioni neurologiche. Il tasso di mortalità può raggiungere l’88%, a seconda della gestione medica e del ceppo virale. La trasmissione avviene tramite contatto diretto con fluidi corporei di persone infette o materiali contaminati, e il rischio aumenta nelle fasi avanzate della malattia.
Trattamenti
Attualmente non esistono vaccini o antivirali specifici contro il Marburg. La terapia si limita a supportare il paziente con idratazione, ossigeno e trasfusioni, cercando di alleviare i sintomi e prevenire complicazioni fatali.