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Hamas, domani libere 4 donne ostaggio: violati accordi e diffusi i nomi

Pubblicato: 24/01/2025 18:16

Hamas ha comunicato i nomi di quattro ostaggi che verranno liberati nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Si tratta delle soldate Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag. In cambio della loro scarcerazione, Israele rilascerà 180 prigionieri palestinesi attualmente detenuti. Questo rappresenta il secondo scambio dall’entrata in vigore della tregua domenica scorsa. Il primo scambio ha visto la liberazione di tre ostaggi israeliani e 90 prigionieri palestinesi.

Hamas si era inoltre impegnato a fornire informazioni riguardo ai restanti 26 ostaggi ancora in mano al gruppo, ma al momento non ha ancora adempiuto a tale promessa. Tra questi, vi è la famiglia Bibas, composta da due genitori e due bambini, tra cui il piccolo Kfir, di appena 10 mesi, il più giovane degli ostaggi. Non è ancora chiaro se Hamas divulgherà solo il numero degli ostaggi in vita o se fornirà anche i loro nomi.

Molti dei prigionieri palestinesi che verranno liberati in questo secondo scambio sono stati condannati per gravi crimini, con alcuni che stanno scontando pene superiori ai 15 anni. Tuttavia, Israele ha ribadito che nessun detenuto coinvolto negli attacchi del 7 ottobre verrà rilasciato.

L’ex ostaggio Emily Damari aveva chiesto ai suoi rapitori di Hamas di liberare prima il suo compagno di prigionia, il 65enne Kieth Siegel, che versava in condizioni peggiori. Lo rende noto Channel 12. Una richiesta, quella di Damari che, rende noto Channel 12, era stata respinta.

Siegel dovrebbe essere rilasciato più avanti, sempre nell’ambito della prima fase dell’accordo.

Le prime tre donne a essere liberate la settimana scorsa sono state: Emily, Romi Gonen e Doron .

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Le quattro soldatesse israeliane erano state catturate nella base militare di Nahal Oz, attaccata da uomini armati di Hamas. Le immagini diffuse le mostravano con le mani legate dietro la schiena, in evidente stato di sofferenza. Facevano parte di un’unità di sorveglianza del confine tra Israele e Gaza, il cui allarme sui movimenti ostili è stato ignorato. Tre settimane fa, Hamas ha diffuso un video in cui Liri Albag, 19 anni, chiedeva al governo israeliano di raggiungere un accordo per la loro liberazione.

Il cessate il fuoco, raggiunto dopo mesi di negoziati indiretti tra Israele e Hamas con la mediazione di Stati Uniti, Qatar ed Egitto, prevede tre fasi. La seconda dovrebbe iniziare sei settimane dopo l’avvio della tregua. Durante la prima fase, 1.900 prigionieri palestinesi saranno rilasciati in cambio di 33 ostaggi israeliani. Nel frattempo, le forze israeliane inizieranno a ritirarsi da alcune posizioni a Gaza, consentendo a centinaia di migliaia di palestinesi sfollati di rientrare nelle aree da cui erano stati costretti a fuggire.

L’obiettivo finale dell’accordo è porre fine definitivamente alla guerra a Gaza. Attualmente, 91 ostaggi presi il 7 ottobre 2023 si trovano ancora nelle mani di Hamas. Israele ritiene che 57 di loro siano ancora vivi. Inoltre, tre persone, di cui due in vita, sono state detenute da Hamas per oltre un decennio.

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Ultimo Aggiornamento: 25/01/2025 10:22

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