
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è al lavoro su una strategia per scongiurare i dazi minacciati da Donald Trump contro l’Unione europea. L’obiettivo è evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti, cercando un compromesso che soddisfi le richieste economiche del tycoon americano. Sul tavolo, tre settori chiave: auto, armi e gas.
Un negoziato per evitare lo scontro
Le dichiarazioni di Trump al World Economic Forum di Davos, in cui ha accusato l’Europa di trattare “molto male” gli Stati Uniti, hanno scosso Bruxelles. La Commissione sta cercando di trovare un terreno comune per mantenere stabili le relazioni transatlantiche, evitando uno scontro che danneggerebbe entrambe le economie. “Cercheremo il dialogo per trovare una via costruttiva”, ha dichiarato il commissario agli Affari economici, Valdis Dombrovskis.
Il piano di von der Leyen punta sull’unico linguaggio che Trump sembra comprendere: il denaro. L’idea è aumentare le importazioni di prodotti statunitensi in tre settori strategici, rispondendo così alle richieste di Washington.

Auto: un’apertura al mercato Usa
Uno dei punti centrali è facilitare l’importazione di vetture prodotte negli Stati Uniti. Sebbene i numeri attuali mostrino che il mercato europeo non è un grande acquirente di auto americane, anche a causa dell’assenza di General Motors in Europa, il piano prevede misure per rendere più competitive le auto statunitensi nel Vecchio continente.
Armi: spazio per nuovi accordi
L’industria delle armi è un altro settore chiave della trattativa. Nonostante oltre il 60% degli ordini europei per la Difesa sia già destinato a fornitori americani, Bruxelles ritiene che ci sia margine per aumentare ulteriormente queste importazioni, soprattutto in un contesto geopolitico sempre più instabile.

Gas: coinvolgere Berlino
Il terzo pilastro del piano riguarda il gas naturale liquefatto (Ngl) statunitense, le cui esportazioni verso l’Ue sono cresciute rapidamente negli ultimi anni, passando da 8 a 56 miliardi di metri cubi. Ma Trump non è soddisfatto: i principali acquirenti europei sono Francia, Spagna, Olanda, Belgio e Italia, mentre la Germania, la maggiore economia del continente, è ancora poco coinvolta. L’Ue sta valutando di incrementare ulteriormente le importazioni, coinvolgendo maggiormente Berlino per soddisfare le richieste di Washington.
La linea verde di von der Leyen
Nonostante i tentativi di compromesso, la presidente della Commissione ha ribadito che l’Europa non rinuncerà al Green Deal. “La transizione energetica pulita è già in atto e continuerà a progredire”, ha dichiarato von der Leyen, lanciando l’idea di un Forum globale per la transizione ecologica, con partner internazionali.
Se il piano di compromesso non dovesse bastare, l’Ue è pronta a rispondere con contro-dazi già predisposti. Chiaramente, sia Bruxelles che le capitali europee sperano di evitare uno scontro frontale. Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha sottolineato l’importanza di un accordo: “Un braccio di ferro commerciale tra Ue e Usa rischierebbe di avvantaggiare altri competitor”.