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Esce dal carcere Fazzalari, è stato il latitante numero 2 dopo Messina Denaro

Pubblicato: 26/01/2025 11:13

Ernesto Fazzalari, boss della ‘ndrangheta, è stato posto agli arresti domiciliari a causa di una malattia grave e incurabile. Il suo arresto risale a giugno 2016, quando fu catturato a Molochio, in provincia di Reggio Calabria, ed era considerato il latitante più ricercato, subito dopo Matteo Messina Denaro.
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La decisione è stata presa dal Tribunale di Sorveglianza di Bologna, che ha accolto i ricorsi dell’avvocato Antonino Napoli, annullando tre precedenti ordinanze che avevano negato la possibilità di un differimento della pena o di una detenzione domiciliare. Queste ordinanze erano state emesse dal Tribunale di Sorveglianza de L’Aquila e da quello di Bologna, dopo il trasferimento di Fazzalari presso il centro diagnostico e terapeutico del carcere di Parma.

Condannato all’ergastolo nel processo Taurus, Fazzalari ha scontato nove anni in regime di 41 bis, pena poi ridotta a 30 anni dalla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria. È stato uno dei protagonisti della violenta faida tra le cosche di ‘ndrangheta che ha segnato Taurianova tra gli anni ’80 e ’90, un periodo in cui la violenza raggiunse livelli estremi, con omicidi che si svolgevano in pubblico.

Fazzalari era ricercato da oltre vent’anni e, al momento del suo arresto, occupava il secondo posto nella lista dei latitanti più pericolosi, subito dopo Messina Denaro. Durante la detenzione, gli è stata diagnosticata una grave malattia, portando la sua difesa a richiedere il differimento della pena o la detenzione domiciliare, sostenendo che non c’erano prove concrete della sua attività criminale dopo la cattura.

“L’assegnazione della detenzione domiciliare a Fazzalari da parte del Tribunale di Sorveglianza di Bologna – ha commentato l’avvocato Napoli – rappresenta un passo verso il riconoscimento del diritto alla salute, che è fondamentale per garantire la dignità del detenuto”.

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Ultimo Aggiornamento: 27/01/2025 09:47

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