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“Giorgia Meloni come mio padre”. Barbara Berlusconi: “Un parallelismo inquietante”

Pubblicato: 28/01/2025 21:14

«Impossibile non pensare a quell’avviso di garanzia che ricevette mio padre, Silvio Berlusconi». Con queste parole, pronunciate in diretta al Tg1, Barbara Berlusconi ha voluto commentare la notizia dell’indagine a carico di Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e Alfredo Mantovano per la vicenda del rimpatrio del trafficante libico Najem Osama Almasri.
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La dirigente di Fininvest ha consegnato poche parole al Tg della rete ammiraglia Rai, ma sufficienti a tracciare il parallelo da lei definito «inquietante» con la vicenda che colpì il Cavaliere agli albori della sua carriera di presidente del Consiglio. «Il pensiero va all’avviso di garanzia ricevuto da mio padre durante il vertice Onu a Napoli del 1994. Non so se tratti di giustizia a orologeria, ma il sospetto è legittimo».

Quello rievocato da Barbara Berlusconi è l’episodio che aprì lo scontro tra centrodestra e magistratura: il 22 novembre 1994 l’allora premier fu raggiunto da un invito a comparire da parte della procura di Milano con l’accusai di corruzione. Un mese dopo il governo cadde, dopo la rottura consumata con la Lega di Umberto Bossi.

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