
L’ultimo sondaggio Swg per il Tg La7, pubblicato il 27 gennaio, conferma un trend di crescita per Partito Democratico e Fratelli d’Italia, mentre Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega registrano un calo nei consensi. Nonostante le recenti tensioni interne, i due principali partiti continuano a rafforzarsi nel panorama politico italiano.
Il PD in crescita, Schlein mobilita l’elettorato
Il Partito Democratico prosegue la sua ascesa, con un incremento dello 0,4% nei consensi. Dopo il +0,2% della scorsa settimana, il partito guidato da Elly Schlein sembra trarre beneficio dal dibattito interno su alleanze e strategie elettorali, catalizzando l’attenzione e la partecipazione dell’elettorato di centrosinistra. Anche Verdi e Sinistra segnano un leggero aumento, guadagnando lo 0,1%.
Fratelli d’Italia resiste alle polemiche
Dopo il calo della scorsa settimana (-0,3%), Fratelli d’Italia recupera terreno e registra un +0,2%. Nonostante il caso Santanchè e le critiche sulla riforma Nordio, il partito della premier Giorgia Meloni dimostra una certa solidità e capacità di mantenere il proprio elettorato.
Il centrodestra diviso: calano Lega e Forza Italia
Non altrettanto positivo il quadro per gli altri partiti di centrodestra. La Lega, penalizzata dalle tensioni interne e dalle questioni legate ai trasporti, perde lo 0,1%, così come Forza Italia, che subisce un lieve calo.
Movimento 5 Stelle in flessione
Il Movimento 5 Stelle registra una contrazione dello 0,2%. Un calo contenuto, ma significativo nel quadro della competizione politica attuale, dove il partito di Giuseppe Conte sembra perdere slancio rispetto agli avversari.
Tra i partiti minori: piccoli rialzi e cali
Tra le forze politiche minori, Italia Viva cresce dello 0,1%, mentre Noi Moderati segna un incremento dello 0,2%. In calo, invece, Azione, Più Europa e altre liste, che perdono complessivamente lo 0,2%.
L’astensionismo resta elevato
Un dato significativo che emerge dal sondaggio è l’elevato numero di elettori indecisi o non disposti a esprimere una preferenza: ben il 34% degli intervistati ha dichiarato di non voler votare o di non aver ancora deciso.
Il quadro politico italiano resta dunque fluido, con i principali partiti che consolidano le loro posizioni mentre gli equilibri interni alle coalizioni sembrano in continuo mutamento.