
Alessio Lupo, il 27enne accusato di aver aggredito la fidanzata sarda di 18 anni, ha ammesso davanti al Tribunale della Valletta di averla ferita. La giovane, nel tentativo di sfuggire alle percosse, si era lanciata dal balcone della stanza d’albergo a Malta nelle prime ore del mattino di giovedì scorso. Lupo è stato fermato immediatamente dopo l’incidente grazie all’intervento del personale dell’hotel, che ha soccorso la ragazza e allertato la polizia.
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L’ammissione di colpevolezza e il verdetto del Tribunale
Comparso venerdì davanti al giudice Jean Paul Grech, Lupo si è dichiarato colpevole delle accuse di “lesioni personali lievi che hanno fatto temere violenze alla sua compagna”. Inoltre, nella stanza d’albergo è stata rinvenuta una bustina di cocaina, aggravando la sua posizione legale.
Il Tribunale ha emesso una condanna che prevede una multa di 250 euro per possesso di droga e una scarcerazione condizionale di due anni, che ha permesso a Lupo di lasciare Malta dopo il processo.
Le condizioni della vittima e le reazioni
La giovane vittima, ricoverata in ospedale con gravi lesioni alla schiena, sta affrontando un lungo percorso di recupero. Il caso ha suscitato indignazione e acceso il dibattito sulla violenza di genere, con molte associazioni che chiedono pene più severe per episodi di aggressione domestica.
Mentre Lupo ha potuto lasciare Malta grazie alla scarcerazione condizionale, l’attenzione mediatica e sociale sul caso resta alta, con numerose voci che invocano maggiore tutela per le vittime di violenza domestica e un inasprimento delle sanzioni per gli aggressori.