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Torino, docente si mette in fila per rinnovare il permesso di soggiorno della sua studentessa: la ragazza rischia l’espatrio prima della maturità

Pubblicato: 29/01/2025 13:57

A Torino, una studentessa di 18 anni di origini nigeriane affronta una battaglia burocratica che rischia di compromettere il suo futuro accademico. Nonostante sia nata in Italia, non può presentare la domanda per l’esame di maturità perché non riesce a rinnovare il suo permesso di soggiorno scaduto.
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La storia della studentessa

La giovane frequenta l’istituto enogastronomico Beccari di Torino. Ha perso la madre nell’agosto 2023 e da oltre un anno non ha documenti validi. Questa situazione complica ulteriormente la sua vita quotidiana e il suo percorso scolastico.

Rachele Baroni, docente di italiano e storia, ha deciso di aiutare la studentessa. Si è messa in fila davanti all’ufficio immigrazione di corso Verona a Torino per supportarla nel rinnovo del permesso di soggiorno. La docente ha raccontato: “È brutto ammetterlo, ma forse vedendoti con una persona dalla pelle bianca ci faranno entrare”. Questa storia è stata riportata dall’edizione torinese del Corriere della Sera.

Difficoltà burocratiche

La studentessa ha affrontato numerose difficoltà nell’accesso agli uffici. Ogni volta che si presentava con suo padre, veniva rimandata indietro per problemi burocratici. Per accelerare il processo, le è stato consigliato di richiedere il permesso per ricongiungimento familiare con la sorella maggiore, già cittadina italiana.

Manca il certificato di residenza del padre e l’appuntamento all’anagrafe è previsto per fine febbraio. Questo potrebbe essere troppo tardi per il rinnovo del permesso di soggiorno. La studentessa non ha potuto ritirare il diploma di licenza media e presentare la domanda di ammissione all’esame di Stato entro il 30 dicembre. Inoltre, non ha nemmeno un medico di base.

Situazione precaria

La giovane è descritta come una studentessa molto impegnata e brava a scuola. Tuttavia, si sente precaria e impotente di fronte alla macchina burocratica che la confonde. La sua storia mette in luce le difficoltà che molti giovani affrontano nel sistema burocratico italiano, sottolineando la necessità di riforme per garantire un accesso più equo ai servizi essenziali.

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