
Il caso Almasri resta al centro del dibattito politico italiano, con opinioni contrastanti sulla gestione del dossier da parte del governo. La vicenda è stata al centro di un acceso confronto a Quarta Repubblica, il talk show politico di Rete 4 condotto da Nicola Porro, dove è intervenuto l’ex esponente del Pd Nicola Latorre.
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Latorre: “Non un complotto, ma una scelta politica”
Durante la trasmissione, Latorre ha spiegato come altri Paesi europei, tra cui la Germania, abbiano evitato di affrontare direttamente il problema. “Sono convinto, come lei non penso affatto a dei complotti. – ha dichiarato – Ma sicuramente gli altri Paesi nei quali questo signore è stato presente, si sono ben guardati dal gestire questa situazione… questa patata bollente e si sono preoccupati soltanto ditogliersela dalle scatole. In particolare i tedeschi che, come è noto, hanno un particolare rapporto con la Turchia che è uno dei Paesi che più di ogni altro protegge questo personaggio… nel pieno di una campagna elettorale nel corso della quale il tema dell’immigrazione è centrale“.
"Sono convinto che gli altri paesi nei quali questo signore è stato presente si sono preoccupati soltanto di togliersi dalle scatole questa patata bollente."#LaTorre #quartarepubblica pic.twitter.com/EBGaZm1lrx
— Quarta Repubblica (@QRepubblica) February 3, 2025
Il ruolo della Turchia e il contesto elettorale tedesco
Secondo Latorre, un ruolo cruciale sarebbe stato giocato dalla Turchia, che avrebbe offerto una sorta di protezione al soggetto. Inoltre, il tema si inserisce in un contesto politico delicato per la Germania, dove la questione immigrazione è centrale nella campagna elettorale. Il dibattito sul caso Almasri continua a dividere l’opinione pubblica, alimentando il confronto sulle responsabilità dell’Italia e degli altri Stati europei.