
Dalla Spagna giunge una notizia devastante che nessuno, né familiari né amici né compagni di squadra, avrebbe mai voluto ricevere: Jakov Jelkic, un giovane calciatore di 24 anni, è stato trovato senza vita nel porto di Alicante. Il ragazzo era scomparso nella notte tra il 31 gennaio e l’1 febbraio durante una serata in quel luogo incantevole sulla Costa Blanca. Da quel momento, i familiari avevano lanciato appelli disperati sui social media, cercando di rintracciarlo e diffondendo foto e informazioni nel tentativo di ottenere aiuto. Purtroppo, le ricerche, inizialmente cariche di speranza, si sono concluse tragicamente quando il suo corpo è stato recuperato dai sommozzatori della Guardia Civil, poco dopo le 18:00 di lunedì.
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In attesa dell’autopsia, la Polizia spagnola sta attualmente considerando l’ipotesi di un incidente senza coinvolgimento di terze persone. Jakov era arrivato ad Alicante per una vacanza con alcuni compagni di squadra dell’FC Granges-Paccot, una squadra di terza serie svizzera. Il giorno dell’arrivo, aveva contattato i genitori intorno alle 15:30 per rassicurarli e parlare dell’hotel, che sembrava molto bello. Nel pomeriggio, il giovane aveva prelevato 150 euro da un bancomat. Quella sera, il gruppo si era diretto all’Upikum, una popolare discoteca nei pressi di piazza Gabriel Miró. È in quel frangente che i suoi amici hanno perso le sue tracce: mentre tornavano in hotel, Jakov era tornato indietro per riprendere la giacca dimenticata.
Il mattino seguente, i compagni si sono accorti che Jakov non era in camera e, preoccupati, hanno sporto denuncia di scomparsa. La situazione si era fatta sempre più inquietante, poiché il giovane non era solito allontanarsi senza avvisare. Dopo la denuncia, la Polizia di Alicante ha avviato le indagini, esaminando le registrazioni delle telecamere di sicurezza in vari luoghi della città, per cercare indizi sulla sua scomparsa. Gli inquirenti sono riusciti a rintracciarlo in un video mentre si dirigeva verso l’area portuale, e lì il segnale del suo cellulare si è interrotto poco prima delle tre del mattino di sabato, il che ha portato a concentrare le ricerche in quella zona.
Cristian Plazas, portavoce della Polizia di Alicante, ha confermato che il corpo di Jelkic, di origine croata ma con cittadinanza svizzera, è stato identificato successivamente. L’inchiesta suggerisce una caduta accidentale in acqua, seguita da annegamento, dato che le immagini delle telecamere mostrano il giovane che si muove con difficoltà, probabilmente dopo aver consumato alcolici.
Le operazioni di ricerca sono state condotte dalla Polizia nazionale, con un massiccio dispiegamento di mezzi, tra cui droni e unità specializzate della Guardia civile. È stato un investigatore della Polizia Giudiziaria a localizzare il corpo a circa due metri di profondità, in un’area del molo. Una volta recuperato, il corpo è stato portato a riva e confermato come quello del calciatore scomparso. Il corpo di Jakov è stato trasferito all’Istituto di medicina legale di Alicante per l’autopsia, che stabilirà se la causa della morte sia stata l’annegamento per una caduta accidentale, come sembra indicare la situazione. Questo è il secondo decesso registrato nel porto di Alicante la scorsa settimana; infatti, domenica scorsa era stato recuperato anche il corpo di una donna con difficoltà motorie, che utilizzava una sedia a rotelle.