
La procura di Viterbo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e disastro colposo, al momento contro ignoti, sull’incendio che lunedì 3 febbraio ha devastato una palazzina in via della Stazione a Oriolo Romano, causando la morte di Letizia Faggiano, 80 anni. Sul corpo della donna, la pm Paola Conti ha disposto l’autopsia per chiarire le esatte cause del decesso.
“Non ho ancora capito cosa sia successo, è tutto surreale”, racconta la donna da cui sarebbe partito l’incendio. Cinquantacinque anni, vive sola da circa due anni e mezzo nell’appartamento al primo piano, quello in cui si sono sviluppate le fiamme. “Sono poco a casa – spiega – perché per lavoro rientro sempre tardi. Lunedì sera, dopo essermi fatta la doccia, ho trovato il fuoco in camera. Ho provato a spegnerlo e ho aperto le finestre della terrazza, ma le fiamme si sono propagate verso l’alto. Mi sono bruciata e ho passato la notte in ospedale. Ora non ho più nulla, la casa è distrutta”.
L’incendio è scoppiato intorno alle 22:15. Una delle ipotesi è che sia stato causato da alcune candele accese, ma le indagini sono ancora in corso. Le fiamme hanno rapidamente invaso le scale della palazzina, bloccando Letizia Faggiano nel suo appartamento al piano superiore. La donna ha cercato rifugio nel bagno sul retro, gridando aiuto. “Non ce la faccio più, sto morendo”, ha detto al telefono alla sua vicina di casa, una 79enne che ha cercato disperatamente di rassicurarla. “L’ho tenuta al cellulare fino alla fine. Non ce l’ho fatta a salvarla. La sua voce mi rimbomba in testa”, racconta ancora sconvolta la vicina.
Il corpo senza vita di Letizia Faggiano è stato trovato dai vigili del fuoco poco dopo. Secondo i primi accertamenti, il decesso è avvenuto per intossicazione da fumo. Vedova e pensionata, la donna viene descritta come molto riservata. Lascia figli e nipoti, mentre il paese è sotto shock per la tragedia.