
Dopo quasi dieci mesi di attesa, è finalmente giunto il momento tanto desiderato: «Samuel ha ricevuto la sua nuova protesi», annuncia con gioia Francesca Santacaterina, la madre di Samuel, un bambino di 6 anni affetto da una rara malformazione congenita alla gamba destra. Solo due mesi fa, il piccolo aveva scritto una letterina a Babbo Natale esprimendo il sogno di camminare senza l’ausilio delle stampelle. La risposta, sebbene un po’ in ritardo rispetto ai tempi abituali di Santa Claus, è finalmente arrivata.
Leggi anche: Elicottero precipita, morto l’imprenditore italiano: identificate le altre vittime
La protesi è stata realizzata dai tecnici del Centro Inail di Budrio, in provincia di Bologna, un luogo di riferimento per la famiglia. Tuttavia, l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna lo scorso ottobre aveva interrotto le attività del centro, che solo di recente ha ripreso a funzionare. «Samuel ha mosso i suoi primi passi lì, all’età di un anno, grazie alla sua prima protesi – racconta la madre – dopo aver fatto innumerevoli visite tra Schio, Valdagno, Vicenza, Verona e il Gaslini di Genova… Abbiamo visitato tanti posti per la sua ipoplasia al femore destro. Per la creazione delle protesi, invece, ci siamo sempre trovati bene a Budrio, un centro d’eccellenza con personale altamente qualificato e molto empatico. Per questo motivo, abbiamo deciso di aspettare, piuttosto che cercare altrove».

Il ritardo nella consegna della protesi non è stato causato da scarsa attenzione, ma dalle gravi conseguenze dell’alluvione, che ha reso la struttura inagibile. Oltre ai danni provocati dall’acqua e dal fango, si sono verificati furti nei giorni successivi al disastro: alcuni sciacalli hanno saccheggiato il centro, portando via materiali preziosi come chilometri di cavi di rame, complicando ulteriormente la ripresa delle attività. «Ad aprile, la protesi che Samuel indossava era diventata troppo piccola – continuano i genitori – e purtroppo a giugno non siamo riusciti a fare la visita per un imprevisto. A settembre, finalmente, è stato preso il calco della sua gambetta. L’alluvione ha reso impossibile completare la produzione e le consegne. Ma ci avevano promesso che la prima protesi realizzata nel 2025 sarebbe stata la sua, e così è stato».
Lunedì e martedì scorsi, la protesi è stata posizionata e Samuel ha potuto muovere i primi passi, dopo mesi, senza le stampelle. «Dovrà fare fisioterapia e riabituarsi a non caricare il peso in avanti, come ha fatto finora – aggiunge Francesca – ma è un ragazzo forte e determinato. Sono sicura che riapprenderà presto». Nel frattempo, questa mattina Samuel è andato a scuola con la sua nuova gamba, e i compagni di prima elementare lo hanno accolto per la prima volta su due gambe, senza stampelle. «Lo hanno accolto in classe con uno striscione che diceva “Samu, ti vogliamo bene”. È stata un’emozione indescrivibile – sorride la madre – Babbo Natale ha risposto alla sua letterina».