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“Fate chiarezza sulla morte della mia bambina”. Dramma in ospedale, la rabbia del papà

Pubblicato: 07/02/2025 21:13

«Fate chiarezza sulla morte della mia bambina, nata il 6 febbraio scorso da mia moglie al termine della gravidanza, presso l’ospedale Grassi di Ostia»: è la richiesta di un trentunenne originario di Acerra, ora residente a Fiumicino, che ha sporto denuncia ai carabinieri di Ostia il giorno successivo alla tragedia, chiedendo un’indagine approfondita sull’accaduto.
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Dalla denuncia presentata dal giovane, insieme al suo avvocato Sergio Pisani, emerge che i problemi sarebbero iniziati il 26 gennaio, durante una visita ginecologica di controllo, quando sono state riscontrate anomalie nella quantità di liquido amniotico. Questa situazione ha spinto il medico a raccomandare il trasferimento della donna in ospedale per monitoraggi più frequenti. Una volta in ospedale, la 26enne è stata sottoposta a vari tracciati che hanno mostrato una percentuale di liquido amniotico tra il 60 e il 70%, con la bambina in ottima salute. Non c’erano motivi di allerta, in sostanza. Nella denuncia si sottolinea che la futura madre ha effettuato quattro visite ospedaliere dal 27 gennaio al 3 febbraio, tutte con esiti rassicuranti.

Le complicazioni sono emerse il 5 febbraio, quando i controlli hanno rivelato un significativo abbassamento del liquido amniotico (ridotto al 35%) e si è reso necessario il ricovero, avvenuto nel pomeriggio dello stesso giorno. La mattina seguente, il 6 febbraio, i medici hanno purtroppo constatato l‘assenza del battito cardiaco e, alle 19, la donna ha partorito un feto privo di vita.

«Richiediamo – afferma l’avvocato Sergio Pisani, legale del trentunenne – un’inchiesta che accerti eventuali responsabilità mediche, se ci fossero stati margini per salvare la piccola e se fosse stato necessario intervenire in tempi più rapidi, considerando che le anomalie erano già evidenti dal 26 gennaio».

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Ultimo Aggiornamento: 09/02/2025 12:09

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