«Di film porno ne ho girati solo quattro. Mio marito, Riccardo Schicchi, non voleva. Non so cosa mi sia preso… Facevo foto e spettacoli sexy, ma ovunque andassi la gente mi diceva: ho visto tutti i tuoi film. In realtà, non ne avevo girato nemmeno uno, ma per tutti ero già una pornostar. Ero giudicata e condannata. Intanto vedevo Moana e Ilona guadagnare molto più di me e, alla fine, ho pensato: tanto vale, li faccio anch’io». Éva Henger non nasconde il pentimento per quelle scelte.
In seguito, si è soffermata su Moana Pozzi e sui dubbi legati alla sua scomparsa: «No, non è morta il 15 settembre 1994. La sera prima aveva chiamato Riccardo, dicendo che aveva recuperato cinque chili. Però aveva paura che si sapesse del suo tumore e che la gente la vedesse troppo sciupata. Credo che si sia dichiarata morta prima del tempo per poter passare gli ultimi momenti in pace».
Éva racconta anche un aneddoto legato al marito: «Per il secondo anniversario della sua morte chiesi a Riccardo se volevamo organizzare qualcosa per ricordarla, e lui, distratto, si lasciò sfuggire: no, tanto non è questa la data».
«Riccardo lo aveva insinuato più volte», aggiunge l’ex attrice. «Davanti alla copertina dell’Europeo, disse: Moana non se la sarebbe mai persa. Secondo lui, è morta circa un anno dopo la data ufficiale».
