«Verità per Ilaria Mirabelli». Per mesi, amici e familiari della 39enne di Cosenza, morta in un incidente lo scorso agosto, hanno chiesto giustizia e chiarezza. Finalmente, la svolta tanto attesa è arrivata.
Il gip del tribunale di Cosenza, Letizia Benigno, ha ordinato l’arresto di Mario Molinari, 52 anni, accusato di essere alla guida dell’auto coinvolta nel tragico incidente avvenuto il 25 agosto, nei pressi di Lorica, in Sila. L’uomo è ora indagato per omicidio stradale.
Il mistero dell’incidente
L’incidente si è verificato sulla strada tra Lorica e Dipignano, una località turistica immersa nel Parco Nazionale della Sila. Ilaria era a bordo di una Volkswagen Up insieme a Molinari, suo ex fidanzato. Sin da subito, le circostanze della sua morte hanno sollevato dubbi: le lesioni riportate e il cellulare di Ilaria, mai ritrovato, hanno alimentato il sospetto di una dinamica diversa da quella raccontata.
Molinari si difende
Durante gli interrogatori, Molinari ha sempre respinto ogni accusa. «Non ero io alla guida, stava guidando lei», ha dichiarato, negando qualsiasi responsabilità nell’incidente. Tuttavia, le indagini e le prove raccolte hanno portato a una ricostruzione diversa, sufficiente a convincere il giudice a emettere la misura cautelare.
Le richieste di giustizia
Nelle scorse settimane, a Cosenza, si sono svolti sit-in e manifestazioni organizzate da associazioni e cittadini per chiedere verità sulla morte di Ilaria. «Vogliamo la verità», ha ripetuto più volte la famiglia, determinata a ottenere giustizia.
L’arresto di Molinari rappresenta un passo cruciale, ma le indagini proseguono per fare piena luce su questa tragica vicenda.