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Reggio Calabria, lividi sul corpo della 83enne: gli abusi della badante scoperti dai carabinieri

Pubblicato: 08/02/2025 12:06

A Reggio Calabria, un’anziana di 83 anni ha vissuto mesi di violenze e umiliazioni da parte della sua badante, una donna ucraina di 59 anni. Quella che avrebbe dovuto essere una figura di sostegno e protezione si è rivelata invece il suo incubo quotidiano, fatto di maltrattamenti fisici e psicologici.

I primi sospetti e la denuncia
L’anziana, indebolita dall’età e dalle sue condizioni di salute, ha sopportato in silenzio fino a quando il figlio, notando lividi ed ecchimosi sul suo corpo, ha deciso di approfondire la situazione. Insospettito da quei segni e dallo stato di paura evidente della madre, si è rivolto ai carabinieri della stazione principale di Reggio Calabria, avviando un’indagine che ha posto fine a questa terribile esperienza.

Le indagini e le prove schiaccianti
Gli investigatori, dopo aver raccolto testimonianze e installato telecamere nascoste, hanno ottenuto immagini che confermavano la brutalità delle violenze subite dalla donna. Nei filmati si vedono la badante strattonare la vittima, spingerla e imboccarla con forza, adottando atteggiamenti aggressivi e umilianti. Le prove raccolte hanno mostrato chiaramente come la badante non si occupasse della salute dell’anziana, ma la sottoponesse a continui maltrattamenti.

La svolta giudiziaria
Di fronte a queste evidenze, l’autorità giudiziaria ha disposto l’allontanamento immediato della badante e il divieto di avvicinarsi all’abitazione della vittima. Questo provvedimento ha restituito finalmente sicurezza e serenità all’anziana e alla sua famiglia.

Un appello alla denuncia
Nonostante la conclusione di questa vicenda, casi simili continuano a verificarsi. Il comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria esorta chiunque subisca violenze domestiche a denunciare senza timore. “Non sottovalutate i segnali di disagio,” avvertono gli investigatori. “La segnalazione di un familiare o di un vicino può fare la differenza tra il proseguire di un incubo e la salvezza della vittima”. È fondamentale che parenti e amici prestino attenzione ai segnali e si affidino alle forze dell’ordine per garantire aiuto e protezione.

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