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La compagna del rapinatore ucciso dal vigilantes, ai complici: “Costituitevi, dite com’è andata veramente”

Pubblicato: 10/02/2025 09:24

«Costituitevi, raccontate la verità su quella sera». È l’appello accorato di Anna, compagna di Anton Ciurciulem, il 24enne rumeno ucciso da un colpo di pistola sparato dalla guardia giurata Antonio Micarelli in via Cassia, dopo un tentativo di rapina. Il giovane era in compagnia di tre complici, ora ricercati dai carabinieri. «Anton non stava minacciando nessuno in quel momento», aggiunge la donna, madre di due bambini e residente a Torre Spaccata.

Nel quartiere si discute di una raccolta fondi per sostenere le spese legali di Micarelli, accusato di omicidio volontario. Il Comitato per la giustizia si è già attivato a favore della guardia giurata, definendolo «un eroe». Nel frattempo, la compagna di Ciurciulem si rivolge direttamente a chi era con lui quel giorno, invitandoli a collaborare con le forze dell’ordine.

Le indagini e l’autopsia
Lunedì gli avvocati della famiglia di Ciurciulem, Vincenzo Morelli e Andrea Palmiero, si recheranno presso la caserma dei carabinieri della compagnia Trionfale per ritirare le notifiche ufficiali. Sarà nominato a breve il medico legale per l’autopsia al Policlinico Gemelli. I risultati potrebbero chiarire definitivamente la dinamica dell’uccisione. Anton è stato colpito alla testa e precipitato da una paratia alta quattro metri, nel cortile del palazzo accanto a quello dove era avvenuta la rapina. Le autorità stanno inoltre cercando l’auto usata dai complici, che potrebbe presentare tracce dei colpi sparati da Micarelli.

Una banda di specialisti
Secondo la versione di Micarelli, i rapinatori avrebbero cercato di investirlo in retromarcia, costringendolo a sparare. Tuttavia, Ciurciulem era a piedi e distante dall’auto, oltre che in posizione sopraelevata rispetto alla guardia giurata. Per questo la Procura contesta a Micarelli l’accusa di omicidio volontario. Nel frattempo, i carabinieri continuano a cercare i complici, sospettati di far parte di una banda esperta in rapine e furti in appartamenti. Il gruppo aveva immobilizzato una badante 61enne, ospite di un medico, e tentato di scassinare una cassaforte, finché le urla dei vicini non hanno richiamato Micarelli.

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