
Una bambina di otto anni è stata uccisa a coltellate dalla sua maestra in una scuola elementare di Daejeon, in Corea del Sud. Il paese è sotto shock dopo l’orribile delitto, che ha sollevato interrogativi sulla salute mentale degli insegnanti e sui controlli medici nelle scuole.
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La piccola è stata trovata con ferite da arma da taglio all’interno del complesso scolastico. I soccorritori l’hanno trasportata d’urgenza in ospedale, ma i medici non hanno potuto fare nulla per salvarla.
Accanto al corpo c’era la maestra, una donna di circa 40 anni, che presentava ferite simili. Secondo la polizia, potrebbero essere auto-inflitte.
Il congedo per depressione e il ritorno in classe
L’insegnante aveva richiesto un congedo di sei mesi, dichiarando di soffrire di depressione. Dopo appena 20 giorni, un medico l’aveva giudicata idonea a tornare al lavoro.
Ora gli inquirenti stanno cercando di capire se il sistema scolastico abbia sottovalutato il problema. La vicenda ha scatenato un acceso dibattito in Corea del Sud, dove la pressione sugli insegnanti è altissima.
La confessione e le indagini
La donna ha confessato il crimine. Il capo della stazione di polizia Yook Jong-myung ha dichiarato che l’insegnante è sotto sorveglianza in ospedale.
I medici hanno suturato una ferita sul collo, mentre gli investigatori cercano di ricostruire l’esatta dinamica dell’omicidio.
La tragedia ha scosso profondamente l’opinione pubblica e le autorità stanno valutando nuove misure per prevenire episodi simili nelle scuole.