
La città di Palermo si è svegliata nel cuore della notte tra lunedì 10 e martedì 11 febbraio tra sirene, lampeggianti e il rumore di un elicottero. Un’operazione senza precedenti ha visto 1200 carabinieri occupare diversi quartieri del capoluogo siciliano e della provincia, colpendo il sistema mafioso che ancora stringe Palermo nella sua morsa.
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Le forze dell’ordine hanno eseguito 181 arresti sulla base di sette provvedimenti, tra cui cinque ordinanze di custodia cautelare e due fermi firmati dal procuratore Maurizio de Lucia e dal suo pool. L’operazione ha coinvolto i mandamenti di Tommaso Natale-San Lorenzo, Porta Nuova, Pagliarelli e Bagheria, mentre un’altra indagine ha colpito il clan di Santa Maria di Gesù.
Un nuovo colpo alla riorganizzazione mafiosa
L’operazione rappresenta un altro duro colpo ai tentativi di riorganizzazione di Cosa nostra. Già nel dicembre 2018, un maxi blitz aveva smantellato la nuova Cupola, la commissione provinciale che si era ricostituita dopo anni di silenzio. Ma sequestri e processi non hanno fermato l’espansione della mafia siciliana, che continua a dimostrare una straordinaria capacità di adattamento.
Tra i protagonisti dell’ultima riorganizzazione ci sono ancora una volta i boss scarcerati, figure di spicco che, nonostante lunghi anni in prigione, hanno ripreso immediatamente il controllo dei propri affari una volta tornati in libertà.
Il ruolo del traffico di droga e le nuove strategie della mafia
Uno degli elementi chiave della nuova espansione di Cosa nostra è la gestione di affari e patrimoni mai sequestrati, aumentati grazie agli investimenti nel traffico di droga, vero motore finanziario dell’organizzazione.
Ma i boss si sono fatti più prudenti: per evitare intercettazioni utilizzano criptofonini nei loro summit e nelle comunicazioni con l’esterno, persino con i detenuti. Un mix di passato e presente che continua a segnare il volto della Palermo mafiosa, ma che le forze dell’ordine stanno provando a spezzare con operazioni mirate e colpi durissimi alla criminalità organizzata.