
Il pianeta Salute, quell’insieme complesso e variegato tra operatori sanitari e pazienti cittadini, in Italia non sta tanto bene, non solo al Sud ma anche nei luoghi dove si ritiene che la Sanità sia avanzata. Colpisce molto la vicenda di un giovane medico, di origine siciliana ma migrato fuori come fanno molti giovani isolani, che si è tolto la vita buttandosi da un ponte sul lago di Santa Giustina.
Era approdato professionalmente in settembre dopo alcune esperienze internazionali all’ospedale di Desenzano sul Garda e li faceva il ginecologo. Qualche settimana prima era morta una neonata nel suo reparto e sarebbe stato indagato. Non ha retto e si è tolto la vita, come aveva fatto, proprio lì vicino, una sua collega, dopo un processo per mobbing nei confronti dei superiori e colleghi che aveva inutilmente, sino stati assolti, intentato. Il sistema sanitario nazionale, per carenze di risorse finanziarie, è uno dei pochi universali sulla carta, è molto sotto stress, da qui fughe verso il privato sia dei medici che dei pazienti che possono permetterselo.
Carenze di capitale umano, restringimento dei finanziamenti, invecchiamento esponenziale della popolazione, numero chiuso di accesso alle professioni sanitarie, tutto questo sta facendo frenare il sistema salute, ed il covid è stata la radiografia impietosa di tutto questo. Inoltre il concetto di colpa medica sta in Italia riproducendo le dinamiche risarcitorie americane, con una previsione di scoperta assicurativa ormai consolidata, da cui la nuova normativa Gelli approvata in parlamento che di fatto corresponsabilizza di più il management e le cause strutturali, materiali ed organizzative, dei presidi ospedalieri. Ma in questo momento il primo malato sembra proprio il medico, la sua funzione, una volta prestigiosa, ora sta andando in burn out, evidenziando patologie depressive, di stress, o al contrario di superficialità ed avidità, vedi i casi degli interventi plastici condotti in maniera avventata con conseguenze devastanti. Per cui la domanda oggi da porsi è: se si ammala il medico chi lo cura? La politica?
Forse è meglio non scherzare con le cose serie, e l’altissimo numero di morti durante la pandemia ne è stata la tragica dimostrazione.