
Tragedia a Verona per la morte di Nora, 15 anni, per overdose. L’accusa contro il pusher è terribile: “Droga in cambio di sesso”. Ci sono altri due sospettati per la morte della minorenne.
Leggi anche: “Lei se ne era accorta”. Neonata muore a soli 40 giorni, la scoperta degli investigatori
Cocaina in cambio di sesso
Un marocchino di 34 anni, senza fissa dimora, è accusato dalla procura per la morte di Nora. Oltre all’indagine per morte come conseguenza di altro delitto, è stato arrestato sabato per spaccio di sostanze stupefacenti.
Il corpo senza vita della 15enne
I carabinieri hanno trovato il cadavere della ragazzina il 27 gennaio a San Bonifacio (Verona). Era in una casa abbandonata dell’Ater, piena di carte, vestiti e stracci. Poco prima di morire, Nora ha mandato un messaggio vocale al padre, urlando e chiedendo aiuto. Aveva anche chiamato la madre alle quattro del mattino. La madre ha raccontato che sua figlia frequentava una brasiliana che, secondo lei, la vendeva agli spacciatori. Questa donna faceva prostituire Nora, prendeva i soldi e le dava cocaina.
Un passato nella droga
Nora Jlassi, 15 anni, di Verona, aveva una storia di tossicodipendenza. A soli 12 anni, era stata ospite di San Patrignano. Secondo la procura, la ragazzina riceveva droga dall’indagato in cambio di sesso. L’uomo è difeso dall’avvocato Francesco Longhi. Ora si trova nel carcere di Montorio e sarà interrogato dal giudice Marzio Bruno Guidorizzi.
Altri due sospetti
Ci sono ancora molti aspetti da chiarire sulla morte di Nora. Si pensa che sia morta per overdose, ma gli esami tossicologici lo dovranno confermare nelle prossime settimane. Le indagini continuano e altri due conoscenti di Nora sono indagati per morte come conseguenza di altro delitto. Questi due avrebbero organizzato e partecipato a incontri per consumare droga nei giorni precedenti alla morte della ragazza.