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Tensioni nella maggioranza, Meloni convoca il vertice: sul tavolo la Consulta, ma non solo

Pubblicato: 12/02/2025 12:08

Giorgia Meloni ha convocato un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi con l’obiettivo di chiudere, entro giovedì, la partita dell’elezione dei quattro giudici della Corte Costituzionale. Il vertice vedrà la partecipazione dei principali esponenti della maggioranza.

Ci saranno Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi, e l’incontro sarà fondamentale per sbloccare una situazione che dura ormai da quasi un anno. Oltre ai giudici della Consulta, sul tavolo anche la discussione sul dossier sanità, in particolare la riforma dei medici di famiglia, con il ministro Orazio Schillaci.

Le trattative in corso si sono intensificate anche grazie ai contatti tra la premier Meloni e i leader di opposizione, Elly Schlein e Giuseppe Conte. La figura che potrebbe rappresentare una svolta nel processo di elezione dei giudici è quella di Maria Alessandra Sandulli, giurista del centrosinistra, che ha messo a disposizione il proprio nome come tecnico per uno dei posti vacanti nella Corte Costituzionale.

Sandulli, figlia di Aldo Maria Sandulli, una delle personalità più rispettate nel campo del diritto, è già membro del Collegio garante della costituzionalità delle norme della Repubblica di San Marino.

Il nome di Sandulli e il contesto delle trattative

Il nome della Sandulli circolava già lo scorso anno, ma la sua disponibilità era stata ritirata a causa di contrasti interni a Forza Italia, legati alla sua firma su un appello contro la riforma della giustizia del governo Berlusconi nel 2005. Ora la sua candidatura potrebbe sbloccare il lungo stallo che ha caratterizzato le trattative per i quattro giudici da eleggere.

Tra i giudici da sostituire, uno spetta a Fratelli d’Italia, e il nome più probabile è quello di Francesco Saverio Marini, attuale consigliere giuridico della Meloni a Palazzo Chigi. Un altro posto è destinato al Partito Democratico, con il professore universitario Massimo Luciani che sembra essere il candidato preferito.

Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, l’accordo con le altre forze di opposizione prevede l’inserimento di una figura tecnica, in questo caso proprio Maria Alessandra Sandulli. Il quarto nome, invece, spetta a Forza Italia, che ancora non ha ufficializzato la propria scelta. Tra i papabili, spiccano i nomi dell’avvocato Gennaro Terracciano, del professor Andrea Di Porto e di Bruno Cassinelli.

La necessità di un via libera dal M5S

Ora sarà fondamentale ottenere il via libera da parte del Movimento 5 Stelle per superare l’impasse. La scelta dei quattro giudici rappresenta una delle principali sfide politiche per il governo Meloni, che si trova a dover gestire anche le crescenti tensioni interne al centrodestra.

Tra le questioni più delicate in discussione, spicca la recente polemica tra Matteo Salvini e Meloni sul tema delle riforme fiscali, che potrebbe influenzare il clima del vertice di maggioranza.

Meloni ha convocato il vertice di maggioranza con l’obiettivo di sbloccare una situazione che da troppo tempo sta bloccando il Parlamento, ma le trattative non si limitano a questo tema. L’approvazione dei nomi per la Consulta potrebbe infatti fungere da termometro per le future alleanze e divisioni politiche, in un momento di forte tensione tra i leader del centrodestra.

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