
Una svolta inattesa nel conflitto tra Russia e Ucraina: Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere pronto a uno scambio territoriale con Mosca, rinunciando alla regione russa di Kursk occupata sei mesi fa, in cambio di un’area sotto il controllo russo.
L’ombra di Trump sulla trattativa
L’annuncio del presidente ucraino arriva all’indomani delle dichiarazioni di Donald Trump, che ha rivelato di aver parlato con Vladimir Putin, il quale gli avrebbe confidato l’intenzione di porre fine all’invasione. Un’affermazione accolta con un laconico “no comment” dal Cremlino.
Zelensky ha sottolineato che, se l’ex presidente americano riuscirà a portare Mosca al tavolo delle trattative, Kiev è pronta a discutere uno scambio di territori. Il Presidente ucraino ha precisato: “Non so quale area potremmo chiedere in cambio, ma tutti i nostri territori sono importanti“.

L’America come garanzia di sicurezza
Il leader di Kiev ha poi insistito sull’importanza del ruolo americano nella sicurezza europea: “Le garanzie di sicurezza senza l’America non sono vere garanzie di sicurezza”. E ha chiesto che gli Stati Uniti incontrino una delegazione ucraina prima di qualsiasi colloquio con Putin.
Le sue parole arrivano alla vigilia di quello che potrebbe essere il viaggio diplomatico più delicato dall’inizio dell’invasione, in un contesto in cui le mosse di Trump rischiano di cambiare pesantemente gli equilibri del conflitto.