
Sanremo, il Festival della canzone italiana, non smette mai di essere anche un palcoscenico di dibattito e confronto, non solo musicale ma anche politico e sociale. L’edizione del 2025 non fa eccezione e, tra le tante dichiarazioni destinate a far discutere, spicca quella della cantante Giorgia, che ha rifiutato di mandare un bacio simbolico alla premier Giorgia Meloni.
La vicenda si è consumata durante la conferenza stampa pomeridiana nella sala stampa ‘Lucio Dalla’, dove l’inviato di Striscia la Notizia, Enrico Lucci, ha chiesto alla cantante se, in prossimità di San Valentino, avrebbe voluto inviare un bacio al Presidente del Consiglio. La risposta di Giorgia è stata chiara: “Da donna posso solo mandare baci a donne che lavorano e che si fanno il mazzo in mezzo agli uomini”. Un’affermazione che ha immediatamente acceso il dibattito sui social e tra gli addetti ai lavori.
Questa non è la prima volta che la cantante romana si trova coinvolta in una polemica legata alla premier Meloni. Già nel 2022, Giorgia aveva condiviso un meme ironico che parafrasava il celebre discorso della leader di Fratelli d’Italia: “Io sono Giorgia”. Il post, che recitava “Anche io sono Giorgia, ma non rompo i c… a nessuno”, aveva suscitato reazioni contrastanti. “Ripostai un meme che mi mandarono in cento – ha spiegato la cantante – e pensavo che ne avremmo riso tutti, invece ho visto che non è stato accolto bene”.
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di tensioni tra il mondo dello spettacolo e la politica. Non è la prima volta che un’artista esprime pubblicamente il proprio dissenso nei confronti della premier. Già Elodie aveva dichiarato di non voler votare Giorgia Meloni “nemmeno se mi tagliassero una mano”. Frasi di questo tipo sollevano inevitabilmente interrogativi sulla relazione tra arte e politica e sulla libertà di espressione degli artisti in un contesto istituzionale e pubblico.
Il rifiuto di Giorgia di mandare un bacio alla premier può essere letto come una scelta di coerenza con le proprie idee e con un modo di intendere la femminilità e il successo. Per alcuni, un gesto simbolico di solidarietà alle donne lavoratrici; per altri, un’ennesima dimostrazione di una distanza sempre più marcata tra una parte del mondo artistico e la politica attuale. Qualunque sia l’interpretazione, la dichiarazione della cantante ha aggiunto un ulteriore tassello al dibattito pubblico, dimostrando ancora una volta come Sanremo sia molto più di una semplice competizione musicale.