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Mamma spara alle sue 4 figlie, poi chiama la polizia: “Adesso tocca a me”

Pubblicato: 13/02/2025 23:21

Un drammatico episodio ha sconvolto la comunità di Byron, nel Wyoming, dove Tranyelle Harshman, 32 anni, ha aperto il fuoco contro le sue quattro figlie, uccidendone tre, prima di rivolgere l’arma contro se stessa. Dopo aver compiuto il tragico gesto, la donna ha chiamato il 911 per avvisare i soccorritori e fornire indicazioni sulla posizione dei corpi. Quando gli agenti sono giunti sul posto, hanno trovato una scena straziante: le bambine erano a terra, mentre la madre si trovava nella sua camera da letto al piano superiore.

Una sopravvissuta lotta tra la vita e la morte

Secondo quanto riportato dall’ufficio dello sceriffo della contea di Big Horn, una delle figlie, di 7 anni, è sopravvissuta ma si trova in condizioni critiche in un ospedale di Salt Lake City. Le altre tre sorelline, di 9, 3 e 2 anni, sono state trovate prive di vita, tutte colpite alla testa.

Problemi di salute mentale alla base della tragedia

La donna, trasportata d’urgenza in ospedale, è deceduta poco dopo per le ferite riportate. Il marito, Cliff Harshman, padre delle bambine più piccole, ha dichiarato che la moglie soffriva di gravi disturbi di salute mentale, tra cui disturbo da stress post-traumatico e depressione post-partum, per i quali era in cura.

Il ricordo di un’amica

Briana Baker, amica della donna, ha raccontato al Scripps News Group che Tranyelle aveva mostrato segni di una profonda depressione post-partum. “Tutto può cambiare in un istante”, ha detto Baker, sottolineando l’importanza di essere consapevoli delle battaglie interiori che molte persone affrontano in silenzio. “Tranyelle non era un mostro, come questa tragedia potrebbe far pensare. I suoi cari vogliono che venga ricordata per la persona che era, non solo per i suoi momenti più bui”.

Indagini in corso

Le autorità continuano le indagini per comprendere meglio le dinamiche di questa tragedia e individuare eventuali segnali d’allarme che avrebbero potuto prevenire l’accaduto. L’episodio ha riacceso il dibattito sull’importanza del supporto psicologico per chi soffre di disturbi mentali gravi e sul ruolo delle istituzioni nel garantire un aiuto tempestivo alle famiglie in difficoltà.

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