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Il vaso di vetro: l’accordo Putin-Trump e le vere conseguenze per l’Ucraina (e l’Europa)

Pubblicato: 14/02/2025 12:06

Trump e Putin hanno di fatto, han già spartito quello che si dovevano spartire terre russofone e terre rare per il digitale, la pace Ucraina, quella loro. Per Zelensky è campana a morto politica, lo evidenziano le sanzioni alla disperata che ha fatto in queste ore al vecchio presidente filorusso Poroschenko, che era andato a Washington ad offrire consulenza. Ma il vero Problema è l’Europa. Alla sua vera prima vera prova davanti ad una crisi profonda, ad una guerra dopo quasi 80 anni di pace, è andata in pezzi, conta sul proprio terreno, il Vecchio Continente, quanto il due di coppe quando briscola è spade. L’Ucraina non entrerà nella Nato, quindi niente difesa americana a tavolino, timore fondamentale di Putin, ma entrerà nella UE con un conto da pagare da fare impallidire PNRR e tutte le discussioni sul debito europeo. Chi ne pagherà il conto? Sicuramente i maggiori contributori, tra cui pure l’Italia, ma pure tutte le regioni europee ad Obiettivo 1, tra cui in nostro Sud Italia, che verranno definanziate per aiutare la ricostruzione in Ucraina, a meno che l’Europa, fondamentalmente la BCE, non cominci a stampare moneta e farsi un suo debito pubblico continentale. In più i paesi europei saranno costretti a spendere il 5% del proprio PIL per gli armamenti, se no addio Nato. Quello che ovviamente soffrirà è il Welfare europeo, decisamente più oneroso da quello americano, e lì si dovranno fare scelte gravose, aiutare l’infanzia e i giovani, o invece gli anziani, che stanno diventando la maggioranza dei votanti, sacrificando i nuovi Nati per la Nato?

Questa guerra in Ucraina gestita male, sta finendo peggio per noi europei. Per cui o in una nuova fase di realpolitik abbandoniamo gli ucraini ai russi, dopo averli difesi con un costo di 150 mld di euro, p rischiamo di far crescere insoddisfazione e populismo per le conseguenze di maggiore impoverimento delle fasce deboli delle nazioni europee. Il sovranismo sarà destinato a crescere e l’Europa a disgregarsi, cominciando dalla Germania al voto dopo un attentato islamico che si capisce di chi gonfierà le vele.

Se ci fossero Kohl, Mitterand ed Andreotti l’alternativa sarebbe chiara, invece dell’Ucraina farebbero entrare nella UE l’immenso continente della Madre Russia. Certo questo significherebbe il rischio del ritorno alle radici cristiane, che l’Europa ha cancellato, ma meglio le tradizioni ortodosse o la povertà e i nazional fascisti? Ma Andreotti, che con i russi aveva rapporti seri, e non a pagamento come si sussurra di Prodi, nel giro delle verità ormai non più verificabili, non c’è più, e von Der Leyen e soci hanno lo status degli ignorati senza peso. Ci siamo illusi di essere ricchi e grassi a furia di birra, wurstel e Mercedes ma siamo diventati residuali. Siamo un bel vaso di vetro di Murano portafiori. Bellissimo a vedere ma che davanti alle spade finisce in pezzi.

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