QUETTA – Un nuovo attacco ha scosso la provincia pakistana del Belucistan, dove un veicolo è stato colpito da un ordigno improvvisato, causando undici morti e sei feriti. L’attentato è avvenuto in un’area nota per la presenza di numerose miniere di carbone, settore che negli ultimi anni è stato spesso bersaglio di violenze e tensioni.
Secondo quanto riferito dalle autorità locali, l’esplosione è stata provocata da un ordigno collocato sulla strada, un modus operandi già utilizzato in passato in attacchi simili. Nessun gruppo ha ancora rivendicato l’attacco, ma i sospetti si concentrano sull’Esercito di Liberazione Baloch, movimento separatista attivo nella regione e già responsabile di numerose azioni violente contro infrastrutture e lavoratori.
Il Belucistan, ricco di risorse naturali ma segnato da instabilità politica e sociale, è da anni teatro di una ribellione separatista contro il governo centrale di Islamabad. I gruppi armati locali contestano lo sfruttamento delle risorse minerarie e l’assenza di benefici per la popolazione locale, mentre le autorità pakistane rispondono con operazioni di sicurezza che spesso sfociano in scontri e repressione.
L’attentato di oggi si inserisce in un contesto di crescente tensione nella regione, dove attacchi contro lavoratori e forze di sicurezza sono diventati sempre più frequenti. Il governo pakistano ha annunciato indagini approfondite e misure di sicurezza rafforzate per prevenire ulteriori violenze.
