
Simone Cristicchi ha replicato alle critiche mosse sulla sua canzone “Quando sarai piccola”, dichiarando di non aver cercato strategie manipolatorie per commuovere il pubblico. La canzone, che racconta l’esperienza personale dell’artista con sua madre, colpita da Alzheimer, ha suscitato dibattito tra chi l’ha vista come una mossa emotivamente calcolata.
“Se avessi voluto fare il furbo”
“Se avessi voluto fare il furbo”, ha dichiarato Cristicchi, “avrei scelto un altro percorso e un altro arrangiamento”. L’artista sottolinea che il brano non ha l’intento di diventare una “cartella clinica”, ma piuttosto una “cartella spirituale”, incentrata sull’amore che viene dato e restituito, un tema universale che trascende la malattia.
L’endorsement di Giorgia Meloni e Elly Schlein
Riguardo l’endorsement ricevuto dalla premier Giorgia Meloni, Cristicchi ha ribadito che la canzone è stata apprezzata anche dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, definendo il supporto come “un grande abbraccio”. Il brano, dunque, ha suscitato una risposta positiva che va oltre le differenze politiche, segno della sua forza emotiva e universale.