Il presidente francese Emmanuel Macron non intende lasciare che le trattative di pace per l’Ucraina siano gestite unicamente da Donald Trump e ha quindi deciso di convocare un vertice europeo a Parigi per rafforzare il ruolo dell’Europa nella crisi. Il summit, che potrebbe svolgersi nel formato Weimar+ (Francia, Germania, Polonia, Italia, Spagna e Regno Unito) con l’aggiunta di altri Paesi europei, è ancora in fase di definizione.
Sebbene la data del 17 febbraio non sia stata ufficialmente confermata, appare sempre più probabile. Il primo ministro olandese Dick Schoof ha dichiarato che si recherà domani a Parigi per partecipare al summit. Anche la Danimarca sarà presente per rappresentare il gruppo NB8, che include le nazioni nordiche e baltiche.
Il premier britannico Keir Starmer e il segretario generale della NATO, Mark Rutte, prenderanno parte all’incontro. Rutte ha sottolineato l’importanza di dimostrare che l’Europa può essere “utile” per ottenere un ruolo nei negoziati tra Stati Uniti e Russia sul futuro di Kiev, da cui il continente è stato finora escluso, come evidenziato dall’inviato americano Keith Kellogg.
“La Nato ha bisogno di un ruolo più incisivo dell’Europa”, ha affermato Starmer, confermando la sua partecipazione al summit, come riportato da fonti di Downing Street.
Nonostante l’annuncio del ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, che inizialmente aveva indicato domenica come possibile data dell’incontro, dall’Eliseo precisano che nulla è ancora definitivo e le consultazioni sono in corso. Nel frattempo, oggi è previsto un incontro informale dei ministri degli Esteri dell’UE a Monaco, convocato da Kaja Kallas, per discutere una risposta unitaria alla richiesta statunitense di contributi concreti alle garanzie di sicurezza richieste dall’Ucraina.