
Chi è tutelato dalla Legge 104 può godere di determinate agevolazioni fiscali. Tra queste, vi è anche la riduzione o l’eliminazione di alcune imposte, garantendo così un sostegno concreto a chi rientra nei requisiti previsti. Inoltre, numerosi Comuni prevedono agevolazioni ulteriori a livello locale, per cui è importante chiedere sempre informazioni alla propria amministrazione comunale. Uno dei temi spesso dibattuti riguarda la possibilità di esonerare i beneficiari della Legge 104 dal pagamento del canone Rai, ma la proposta non è mai stata approvata. Pertanto, attualmente non esiste alcuna norma che consenta a chi gode delle agevolazioni previste dalla Legge 104 di non versare il canone televisivo. Vediamo ora le esenzioni più comuni.
Leggi anche: “130 milioni ai giornali.” Von der Leyen, un nuovo scandalo travolge la Ue che segreta tutto. Cosa sta succedendo

Come ricorda lo Studio Broccardi, le esenzioni più importanti per i beneficiari della Legge 104 sono:
– la tassa sui rifiuti (Tari): Non sono previste esenzioni a livello nazionale per la Tari, ovvero la tassa sui rifiuti urbani. Tuttavia, alcuni Comuni offrono riduzioni o agevolazioni economiche per i nuclei familiari con disabili. Per verificare l’eventuale applicabilità di tali misure, è opportuno consultare il regolamento comunale o contattare l’Ufficio Tributi locale. Per quanto riguarda l’Imu, l’imposta non è dovuta se la persona con disabilità o anziana, proprietaria dell’immobile, risiede stabilmente in una struttura di cura o assistenza. In tali circostanze, l’abitazione può essere equiparata alla prima casa e quindi esclusa dall’imposizione fiscale, ma ogni Comune ha facoltà di regolamentare autonomamente questa possibilità. È quindi necessario controllare la presenza di eventuali delibere comunali per accertarsi delle condizioni specifiche.
– il bollo auto: il diritto è riconosciuto esclusivamente a chi presenta gravi limitazioni motorie o necessita di veicoli appositamente adattati. In particolare, possono richiedere l’agevolazione: persone con sordità certificata; cittadini non vedenti; soggetti con disabilità psichiche o intellettive che percepiscono l’indennità di accompagnamento; persone con amputazioni multiple o compromissioni significative della capacità di movimento; disabili con ridotta o impedita mobilità. Se la persona con disabilità è a carico di un familiare, l’esenzione può essere estesa al veicolo di quest’ultimo, a condizione che rientri nei parametri previsti dalla normativa.
– alcune tasse scolastiche e universitarie: l’istruzione obbligatoria fino al terzo anno della scuola secondaria è gratuita, ma per il quarto e quinto anno delle scuole superiori sono previste tasse scolastiche, salvo casi particolari. Il D.Lgs. 297/1994, all’art. 200, stabilisce che alcuni studenti siano esonerati dal pagamento di queste imposte. Tra i beneficiari rientrano gli alunni con cecità, a condizione che appartengano a nuclei familiari con un ISEE inferiore alla soglia stabilita ogni anno dal Ministero dell’Istruzione e tutti gli studenti con una disabilità grave ai sensi dell’art. 3 della legge 104, comma 3. Le esenzioni dalle tasse universitarie, invece, dipendono dai regolamenti interni di ciascun ateneo, che stabiliscono criteri specifici per l’accesso a queste agevolazioni. Tuttavia, la normativa nazionale prevede delle misure generali di sostegno per gli studenti con disabilità.