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Morte di Camilla Sanvoisin, primi risultati dell’autopsia: nessun segno di violenza o punture

Pubblicato: 17/02/2025 19:00

Camilla Sanvoisin, la giovane di 25 anni trovata morta a Roma, non presenta segni di violenza né traumi evidenti. L’autopsia, svolta dai medici legali dell’Università Cattolica, ha dato alcune risposte, ma altre domande rimangono ancora aperte.
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Nessuna traccia di violenza o punture

I primi risultati dell’autopsia non hanno rivelato segni di violenza, traumi o punture da iniezione sul corpo di Camilla. Questo fa pensare che la causa del decesso non sia legata a un’aggressione fisica. Ma gli accertamenti non finiscono qui. Infatti, sono stati prelevati campioni di liquidi e tessuti per eseguire esami tossicologici e istologici. Sarà così possibile capire se la giovane abbia assunto eroina prima di morire, e se l’assunzione fosse stata talmente alta da causarle una overdose fatale. I risultati completi arriveranno tra circa sessanta giorni.

La ricerca della causa del decesso

L’autopsia ha confermato che la causa del decesso è un arresto cardiocircolatorio generale, ma rimane da chiarire quale ne sia stata la causa principale. Tra le ipotesi, si parla anche di una possibile malformazione congenita, anche se gli esami non hanno confermato nulla di concreto finora. Saranno necessari ulteriori test per escludere o confermare questa teoria.

Il legame con il fidanzato e l’eroina

Il fidanzato di Camilla, Giacomo Celluprica, ha raccontato agli investigatori di aver consumato eroina la sera precedente, acquistata a Tor Bella Monaca, e di averne lasciato una parte in casa. Al suo risveglio, però, la droga era sparita, e Camilla giaceva nel letto, priva di sensi. Non è chiaro se la giovane fosse già morta in quel momento, ma sicuramente il mistero intorno alla morte della ragazza si infittisce.

Il metadone e i capelli sotto esame

Gli investigatori stanno anche cercando di capire se Camilla abbia assunto il metadone, trovato in grande quantità nella casa. Il fidanzato è stato arrestato inizialmente per questo motivo, ma ora è indagato per morte come conseguenza di altro reato. Saranno analizzati anche i capelli di Camilla per capire da quanto tempo la giovane facesse uso di sostanze stupefacenti e di che tipo.

I primi indizi e le domande ancora aperte

Non si sa ancora se Camilla abbia consumato qualcosa prima di morire, anche se sembra che abbia mangiato. Ma l’orario di quest’ultimo pasto potrebbe rivelarsi importante per ricostruire l’esatto decorso della tragedia. La situazione resta ancora confusa, e gli esami futuri potrebbero finalmente fare luce su quanto è successo davvero.

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