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Draghi lancia l’allarme: “Presto rimarremo soli a garantire la sicurezza in Ucraina e in Europa”

Pubblicato: 18/02/2025 11:20

L’ex presidente della Bce ed ex premier italiano, Mario Draghi, ha lanciato un duro monito al Parlamento europeo durante la Settimana parlamentare 2025. Nel suo intervento, Draghi ha avvertito che, se le attuali tendenze si confermeranno, l’Europa potrebbe ritrovarsi senza più la protezione americana in tema di difesa, e sottoposta a “cannibalizzazione” di imprese da parte di Trump, oltre che all’invasione di prodotti cinesi.

“Se le recenti dichiarazioni delineano il nostro futuro, possiamo aspettarci di essere lasciati in gran parte soli a garantire la sicurezza in Ucraina e nella stessa Europa“. Una prospettiva da brividi, considerato che ci vorranno anni per organizzare una difesa comune davvero solida. E non è tutto: anche sul fronte finanziario ed economico la situazione è tutt’altro che rosea.

“L’UE deve agire come un unico Stato”

Il discorso di Draghi si è focalizzato in gran parte sulla competitività economica e sulla necessità di una risposta comunitaria rapida e su larga scala. “L’economia europea ristagna mentre gran parte del mondo cresce”, ha dichiarato, sottolineando l’urgenza di misure coordinate tra governi nazionali, Commissione e Parlamento europeo. Per Draghi, l’Europa deve abbattere le barriere interne e spingere verso un mercato unico dei capitali più orientato all’equity.

Le incognite commerciali: i dazi USA e il surplus produttivo cinese

L’ex premier ha inoltre evidenziato i rischi derivanti dalla nuova politica commerciale americana. L’aumento dei dazi statunitensi contro la Cina potrebbe spostare il surplus produttivo cinese verso l’Europa, con conseguenze negative per le imprese europee. “Le grandi aziende dell’Ue sono più preoccupate di questo effetto che della perdita di accesso al mercato statunitense”, ha detto Draghi.

Inoltre, il rischio è che gli Stati Uniti attuino politiche volte ad attrarre le aziende europee, offrendo incentivi come tasse più basse, energia a buon mercato e deregolamentazione. “L’espansione della capacità industriale negli Stati Uniti è una parte fondamentale del loro piano per evitare che le tariffe abbiano effetti inflazionistici“, ha concluso Draghi.

Un intervento, quello dell’ex presidente della Bce, che lancia un appello chiaro: senza una strategia comune e una maggiore integrazione, l’Europa rischia di restare isolata, sia sul piano economico che su quello della sicurezza.

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Ultimo Aggiornamento: 18/02/2025 11:24

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