Fausta Bonino dovrà scontare l’ergastolo. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di condanna per l’ex infermiera, riconosciuta colpevole dell’omicidio di quattro pazienti ricoverati nell’ospedale di Piombino tra il 2014 e il 2015. Dopo un lungo iter giudiziario, si attende ora di capire dove Bonino, che tra poco compirà 64 anni, inizierà a scontare la pena. “Sono innocente, non ho fatto niente”, ha ribadito recentemente, esprimendo speranza nella giustizia: “Mi auguro che la giustizia funzioni. Già una volta, in appello, era stata dimostrata la mia innocenza”.
Nei giorni scorsi, l’ex infermiera si trovava in Piemonte, presso la casa della madre. “Sono venuta a salutare in vista della sentenza – ha raccontato, visibilmente emozionata – La mia famiglia mi ha sempre sostenuta: i miei figli, mio marito, i miei fratelli, tutti sono sempre stati convinti che non ho fatto nulla”.
Il caso ha attraversato nove anni di procedimenti, coinvolgendo ben cinque giudici. L’indagine era partita nel 2016, dopo che un medico aveva segnalato una serie di decessi sospetti per emorragia nella terapia intensiva. Bonino era stata arrestata con l’accusa di aver somministrato dosi eccessive di eparina, un anticoagulante.
Nel 2019, la prima condanna all’ergastolo, seguita però da un ribaltamento in appello nel 2022, con l’assoluzione. La Cassazione, intervenuta nel 2023, ha annullato tale decisione, portando a un nuovo giudizio d’appello che ha nuovamente condannato l’imputata.
La difesa ha cercato di ottenere un nuovo esame del caso, ma la Cassazione ha respinto il ricorso. Il sostituto procuratore generale ha sottolineato che “non c’è traccia di altre persone nel reparto in occasione dei 4 decessi”.